La rivolta divampa anche a manchester e bristol. Cameron: criminalità pura, schiereremo 16 mila agenti. Scontri anche nel quartiere di Notting Hill
LONDRA – È morto un giovane ferito a Croydon (sud di Londra). Aveva 26 anni ed è la prima vittima degli scontri di Londra. Il ragazzo, ferito da colpi di arma da fuoco, era stato ritrovato lunedì sera all’interno di una macchina ed immediatamente ricoverato in ospedale in gravi condizioni. La guerriglia che da sabato scorso sconvolge la capitale britannica è proseguita nella notte tra lunedì e martedì, toccando persino il quartiere centrale e benestante di Notting Hill. E si è propagata fuori Londra, estendendosi a Manchester e Bristol, con incidenti anche a Birmingham e Liverpool. Dall’Italia, la Farnesina – attraverso il suo sito www.viaggiaresicuri.it – raccomanda ai nostri concittadini a Londra di «evitare nuovi, eventuali assembramenti di piazza avendo cura di mantenersi informati sull’evolvere della situazione».
NELLA CAPITALE – Nel terzo giorno consecutivo di guerriglia urbana gli scontri hanno toccato i quartieri di Croydon, Peckham e Lewisham, 44 agenti e 14 civili restano feriti. Tra loro, un uomo di 60 anni, ferito alla testa, in pericolo di vita. Lo riferisce la polizia, sottolineando di aver ricevuto, nelle ultime 24 ore, 28.000 chiamate contro le 5.400 della normale media giornaliera. Edifici, auto e bidoni dell’immondizia sono stati incendiati; negozi sono stati presi d’assalto e saccheggiati, con schiere di persone, in parte ragazzini, che rompevano vetrine e rubavano dagli scaffali. Dall’inizio delle violenze, scoppiate sabato dopo la morte di Masrk Duggan, un 29enne ucciso a Tottenham dalla polizia, sono state arrestate 525 persone a Londra (tra cui un adolescente di undici anni) e oltre 130 a Birmingham e nella regione inglese del Midlands.
IL RIENTRO DI CAMERON – Il primo ministro David Cameron ha interrotto le ferie in Toscana ed è tornato a Londra. Dove ha tenuto subito una conferenza stampa. «Questi sono episodi malati di persone che saccheggiano, vandalizzano, rubano e attaccano poliziotti e gli stessi pompieri – ha denunciato il premier -. Questa è criminalità pura e semplice e deve essere affrontata e sconfitta». Quindi ha promesso: «Faremo di tutto per riportare l’ordine». «Io e il governo siamo determinati a far rispettare la giustizia» ha aggiunto, spiegando che i responsabili dei disordini saranno puniti: «Sentiranno la forza piena della legge». Poi, la strategia: «I poliziotti hanno mostrato grande coraggio, ma è chiaro che abbiamo bisogno di più agenti nelle nostre strade e di più azione della polizia. Questa sera (martedì, ndr) schiereremo 16mila poliziotti e riceveremo aiuto da parte della polizia di altre città». Nella giornata di martedì è prevista anche una riunione di emergenza presieduta dallo stesso Cameron con il ministro dell’Interno, il capo della polizia e i servizi di soccorso. Tutte le ferie del personale di Scotland Yard sono state annullate e la polizia londinese ha annunciato che potrebbe usare anche proiettili di gomma per fermare i violenti.
LE MOTIVAZIONI – Politici e polizia attribuiscono i disordini – i più gravi in Gran Bretagna da decenni – a criminali e teppisti. Ma gli abitanti delle zone interessate e alcuni commentatori attribuiscono le violenze a tensioni locali e alla rabbia per la situazione economica, in una città dove cresce la distanza tra classi sociali. «Non abbiamo lavoro né denaro. Abbiamo sentito che altre persone stavano prendendo le cose senza pagare, quindi perché non anche noi?» chiede ad esempio E.Nan, un ragazzo di Hackney, una zona multietnica nella parte est di Londra e una delle più colpite dalle violenze.
INGHILTERRA-OLANDA RINVIATA – E si ferma anche il calcio. «È con grande rammarico che la partita internazionale contro l’Olanda in programma per domani (mercoledì, ndr) è stata cancellata» ha annunciato la Federcalcio inglese. Per l’incontro erano già stati venduti 70.000 biglietti. Cancellate anche una serie di partite della English League Cup previste per martedì, tra cui West Ham United-Aldershot Town e Charlton Athletic-Reading.
Centro Sony in fiamme a Londra |
INCENDIO ALLA SONY – Tra gli edifici colpiti anche il palazzo che ospita il centro di distribuzione della Sony e di numerosissime etichette indipendenti inglesi. L’azienda ha fatto sapere che un vasto incendio ha coinvolto l’edificio vicino al quartiere di Enfield, a Londra. Stock di dvd e altri prodotti sono stati danneggiati. La Thames Water, invece – società privata che gestisce la distribuzione dell’acqua in gran parte della capitale britannica – ha avvisato i cittadini che la pressione dell’acqua nelle abitazioni potrebbe calare a causa del massiccio uso che se ne sta facendo per combattere gli incendi.
Redazione online