LEGA. L’ex tesoriere: «Lo informavo direttamente si quelle più significative»
MILANO – Francesco Belsito, l’ex tesoriere della Lega, avrebbe informato direttamente Umberto Bossi sulle spese «più significative» effettuate dai familiari del leader e pagate coi soldi del partito. È quanto ha spiegato nell’interrogatorio di lunedì scorso l’ex amministratore ai pm milanesi che indagano sui fondi del Carroccio.
CARTA BIANCA – Belsito avrebbe chiarito che aveva una sorta di «carta bianca» dai vertici sugli investimenti, mentre per le spese più importanti dei familiari del leader avvisava direttamente l’allora segretario. Belsito è indagato dalle procure di Milano, Napoli e Reggio Calabria per appropriazione indebita, truffa aggravata e truffa ai danni dello Stato per il presunto uso a scopi privati dei fondi pubblici destinati al Carroccio, che avrebbe usato anche per pagare spese della famiglia Bossi.
LE INDAGINI – Il Senatur, che si è dimesso dalla carica di segretario federale del partito quando è scoppiato lo scandalo all’inizio del mese, ha però sempre sostenuto di non essere a conoscenza di quanto accadeva. Intanto venerdì, il pm di Reggio Calabria Giuseppe Lombardo – che giovedì ha sentito Belsito – ascolta a Milano come persona informata sui fatti Nadia Dagrada, segretaria amministrativa del Carroccio e sentirà in giornata anche il pentito di ‘ndrangheta Luigi Bonaventura.