La crisi dell’euro. Bonos spagnoli al massimo storico, a 647 punti. Massimo storico del differenziale dopo la chiusura di ieri a 537. Tassi dei Bund ai minimi. Le Borse tentano il rialzo
I TITOLI – Nel corso della mattinata Piazza Affari tenta la strada del rialzo. Il Ftse Mib sale dell’1,25% e il Ftse All Share dello 0,74% guidati da Ubi (+4,19%), Telecom (+3,04%), Fiat (+2,86%) e dagli altri bancari. In borsa tornano gli acquisti sul comparto bancario con Unicredit che sale del 3,08%, Intesa del 2,84%, Mps del 2,62% e Mediobanca del 2,38%. Bene Fiat e Fiat Industrial (+2,92%) in scia ai conti di Peugeot, meno deludenti delle attese. Rimbalza anche il comparto assicurativo con Generali (+2,45%) e Mediolanum (+2,92%). Vendite sulla maggior parte dei titoli Unipol e Fonsai nell’ultimo giorno di negoziazione in borsa dei diritti: tra gli otto titoli , su cui sono in corso gli ultimi arbitraggi, salgono i diritti su Fonsai (+59,9%) e le azioni privilegiate di Unipol (+2,59%) Soffrono Terna (-1,09%), Eni (-0,98%) e Diasorin (-0,63%). A tentare il rialzo è anche Madrid. Il rimbalzo di Milano e della piazza spagnola beneficia anche della riduzione, rispetto ai massimi dell’apertura, degli spread sul bund tedesco. Il recupero dei titoli di stato segue alle parole del membro della Bce, Ewald Nowotny, secondo cui esistono argomenti a favore della concessione della licenza bancaria al fondo salva-stati, così da incrementarne la potenza di fuoco attraverso l’accesso ai prestiti della Bce.
SPREAD IN TENSIONE – Non si ferma poi la corsa dello spread: il differenziale Btp Bund, che lunedì ha viaggiato a quota 530 punti, con un massimo di 537 raggiunto in chiusura di giornata, segna in apertura il massimo storico, a 545 punti, 9 in più rispetto alla chiusura di ieri. Lo spread si è poi attestato a 525 punti base, con un tasso del decennale al 6,51%. Il differenziale tra Bonos, i titoli di Stato spagnoli, e Bund è a 637 punti con un rendimento del 7,62%. Logicamenti i titolo tedeschi vanno a ruba anche se non rendono, visti i rendimenti in picchiata. La Germania ha venduto Bund a 30 anni per 2,32 miliardi di euro con tassi al nuovo minimo storico e domanda solida. Il rendimento medio è sceso al 2,17%, un livello mai toccato dal 1994, dal precedente minimo del 2,41% dell’asta di aprile. La domanda ha raggiunto i 3,367 mld superando l’importo massimo previsto di 3 mld.
GIÙ NEW YORK E TOKYO – Chiusura negativa per Wall Street con l’indice Dow Jones che ha fine giornata segna un calo dello 0,82% a 12.617,32 punti. Nuova chiusura in ribasso per la Borsa di Tokyo, sui timori per la crisi del debito nell’Eurozona e il rafforzamento dello yen. L’indice Nikkei ha ceduto l’1,44% attestandosi a quota 8.365,90, non lontano dal minimo annuale di 8.298,63 toccato il 4 giugno. Male anche l’indice Topix che ha perso l’1,56% e ha chiuso a 706,46.