L’agguato nel palazzo della Regione di Perugia. Fuoco contro due donne, forse per un finanziamento da 100 mila euro negato. Il presidente Marini rientra da direzione Pd.
Un uomo è entrato mercoledì poco dopo mezzogiorno negli uffici della Regione Umbria a Perugia e ha sparato contro due impiegate dell’ufficio per l’accreditamento delle agenzie formative. L’aggressore entrando nell’ufficio al quarto piano a pistola spianata avrebbe urlato a più riprese «mi avete rovinato», pare riferendosi al sistema di accreditamento legato alle agenzie di formazione: gli sarebbe stato bloccato un finanziamento da 100 mila euro. Era entrato nell’edificio lasciando i documenti all’ingresso: si chiama Andrea Zampi ed è un piccolo imprenditore perugino di circa 40 anni, titolare di una piccola impresa di formazione. Secondo una prima ricostruzione, sembra che l’uomo sia entrato negli uffici, abbia sparato un colpo in aria, poi si sarebbe chiuso nella stanza con le due donne sparando loro. Poi, spostatosi in un’altra stanza, si è tolto la vita con la stessa arma.
LE VITTIME – Le vittime sarebbero una dirigente e una consulente dell’ufficio. Una delle due è morta quasi sul colpo, l’altra poco dopo nonostante il tentativo dei sanitari di stabilizzarla sul posto e di trasportarla al Santa Maria della Misericordia. Lo hanno confermato diversi investigatori accorsi sulla scena.
IL PRESIDENTE RIENTRA IN SEDE – La tragedia è avvenuta all’interno del palazzo del Broletto, in piazza del Bacio, nella zona della stazione ferroviaria. All’interno si trovano uffici di vari assessorati. Il presidente della Regione, Catiuscia Marini, informato, ha lasciato la direzione del Pd a Roma e sta rientrando a Perugia. Sul posto oltre alla polizia diverse ambulanze e pattuglie dei carabinieri; il magistrato di turno, Massimo Casucci e il sindaco del capoluogo Wladimiro Boccali che ha proclamato il lutto cittadino.