Intronizzazione che da’ l’inizio ufficiale al pontificato di papa bergoglio. Martedì attesi a Roma un milione di persone e 132 delegazioni. Lunedì l’incontro con la presidente Kirchner.
ROMA – «Non ero mai stata baciata da un pontefice prima di adesso». Così Cristina Fernandez Kirchner si è rivolta al Papa connazionale durante l’incontro di lunedì mattina in Vaticano, il primo del nuovo Pontefice con un capo di Stato. Il capo della Casa Rosada ha consegnato a Papa Bergoglio un regalo: un kit per bollire e consumare il mate, la tipica bevanda argentina simile al the. La presidente argentina ha chiesto a Papa Francesco anche di «intercedere tra Argentina e Gran Bretagna per agevolare il dialogo sulle Falkland». Nella conferenza stampa subito dopo l’incontro, la Kirchner ha anche raccontato: «Ho trovato il Papa sereno, sicuro e in pace, ma anche occupato e preoccupato per l’immenso compito per la guida per la S. Sede e per cambiare le cose che lui sa che deve cambiare».
LA MESSA DI MARTEDI’ – La Kirchner parteciperà martedì mattina alla Messa di insediamento di Papa Francesco: un evento cui è atteso un milione di fedeli. Ai pellegrini provenienti da ogni parte del mondo si sommano le 132 delegazioni straniere accreditate per assistere alla manifestazione. Trenitalia fa sapere che cresce di circa il 40%, rispetto alle medie del periodo, il numero di viaggiatori in arrivo a Roma sui propri treni. E il Campidoglio ha preparato un piano straordinario per accogliere le migliaia di pellegrini. Ci sarà una zona rossa intorno alla Città del Vaticano, ma anche tutto il resto del centro di Roma sarà interessato dall’evento, con chiusure al traffico e metropolitana gratis.
L’INTRONIZZAZIONE – Tutto è pronto, dunque per la Messa inaugurale che inizierà alle 9.30. Saranno circa 180 i concelebranti. «Concelebreranno tutti i cardinali presenti a Roma, elettori e non», dice padre Federico Lombardi, direttore della sala stampa vaticana. Tra loro anche i patriarchi, gli arcivescovi maggiori non cardinali, i generali degli ordini religiosi, quello dei gesuiti e quello dei francescani. Sul sagrato di San Pietro la disposizione sarà la seguente: «Sulla sinistra ci saranno le personalità ecclesiastiche, arcivescovi e vescovi, e gli esponenti delle altre comunità cristiane; sulla destra, le delegazioni delle autorità straniere; vicino alla statua di San Pietro a sinistra, i rappresentanti delle altre religioni e 1200 sacerdoti e seminaristi; il resto dei posti è libero».
ANELLO DEL PESCATORE – Ma visti i fuori programma del suo primo Angelus, si prevede più di un’eccezione. La prima è già stata annunciata: l’anello del Pescatore che il decano cardinalizio infila all’anulare sinistro del Pontefice non sarà d’oro ma d’argento dorato. Padre Lombardi ha poi riferito ai giornalisti che il bozzetto dell’anello era stato realizzato dall’artista Manfrini durante il pontificato di Paolo VI, e che Papa Francesco ha scelto questo fra i tre che gli erano stati proposti. Per quanto riguarda la Messa, Papa Francesco ha deciso che la celebrazione d’inizio del suo Ministero Petrino sia non lunghissima ma semplice, per quanto possibile, distinguendosi da altri tipi di celebrazioni che riguardano invece i reali. Il nuovo Pontefice, infatti, ha un grande rispetto e molta stima per le tradizioni liturgiche (è stato ordinario per i fedeli di rito orientale e nel 2007 quando Benedetto XVI promulgò il motu proprio «Summorum Pontoficum» in meno di 48 ore l’allora arcivescovo di Buenos Aires diede applicazione a quanto disposto circa la liberalizzazione dell’antico messale in latino) e tuttavia tiene molto anche al valore della sobrietà e della povertà.
LO STEMMA – E lunedì è stato presentato anche lo stemma di Papa Francesco. Le figure di Gesù, Maria e Giuseppe sono evocate simbolicamente nel suo stemma episcopale, scelto nel 1992, e confermato lunedì con l’aggiunta dei simboli della mitra papale e delle chiavi, gli stessi che c’erano nello stemma di Benedetto XVI, precisamente, sottolinea la Sala Stampa vaticana, «la mitra è collocata tra chiavi decussate d’oro e d’argento, rilegate da un cordone rosso». Nello scudo, invece, «in alto, campeggia l’emblema dell’ordine di provenienza del Papa, la Compagnia di Gesù»: un sole raggiante e fiammeggiante caricato dalle lettere, in rosso, IHS, monogramma di Cristo. La lettera H è sormontata da una croce; in punta, i tre chiodi in nero. In basso, nello stemma del vescovo Bergoglio e ora in quello di Papa Francesco, si trovano la stella e il fiore di nardo. La stella, secondo l’antica tradizione araldica, simboleggia la Vergine Maria, madre di Cristo e della Chiesa; mentre il fiore di nardo indica San Giuseppe, patrono della Chiesa universale. Nella tradizione iconografica ispanica, infatti, San Giuseppe è raffigurato con un ramo di nardo in mano. «Ponendo nel suo scudo tali immagini, – ha affermato il portavoce padre Federico Lombardi – il Papa ha inteso esprimere la propria particolare devozione verso la Vergine Santissima e San Giuseppe».
LE DELEGAZIONI – Negli aeroporti di Roma già da domenica si stanno susseguendo gli arrivi delle delegazioni da tutto il mondo. Come da tradizione, la Santa Sede non fa inviti. «Chi vuole venire è il benvenuto», precisa il direttore della sala stampa vaticana, padre Federico Lombardi. Solo nell’aeroporto di Fiumicino si registrano almeno un’ottantina di passaggi. Oltre all’arrivo del controverso presidente dello Zimbabwe, Robert Gabriel Mugabe, sono già a Roma altri due capi di Stato: il presidente di Timor Est, Taur Matan Ruak, e quello di Taiwan, Ying Jeou Ma. Nella capitale sono sbarcati prima delle 8 anche il vice presidente della Repubblica dell’Uruguay, Danilo Astori, e il senatore Usa, Cris Smith. Altri sette capi di Stato sono attesi nelle prossime ore al Leonardo da Vinci. Si tratta dei presidenti di Portogallo, Anibal Cavaco Silva; Honduras, Porfirio Lobo Sosa; Paraguay, Federico Franco; Romania, Traian Basescu; Ungheria, Janios Ader; Lettonia, Andris Berzins e Liechtenstein, Alois Von Liechtenstein. In arrivo anche due vice presidenti di Nicaragua e Camerun, Moises Hallesleve e Lucayang; un ex capo di Stato, l’australiano William Deane; due capi di Governo del Kosovo e dell’Estonia, Hashim Thaci e Andrus Ansip, e i presidenti del Parlamento europeo e di quello bielorusso, Martin Schulz e Anatoly Rubinov. A completare il quadro degli arrivi in programma a Fiumicino, anche ministri e vice ministri degli Esteri di vari Paesi sia europei sia sudamericani e africani. Oltre a loro, anche ambasciatori, patriarchi e altre personalità religiose.
CIAMPINO – Nel settore militare di Ciampino,dove domenica sono arrivati la presidente argentina Cristina Kirchner e il vicepresidente Usa Biden, è invece in programma l’arrivo, tra gli altri, della cancelliera tedesca Angela Merkel, del presidente della Commissione europea Josè Manuel Barroso e dei primi ministri di Francia e Spagna, Jean-Marc Ayrault e Mariano Rajoy. Attese a Roma anche alcune «teste coronate» come Re Alberto II e la Regina Paola del Belgio e il Principe Alberto II di Monaco.
NESSUN BIGLIETTO PER LA MESSA – Per la messa di inaugurazione non saranno necessari biglietti. Piazza San Pietro sarà divisa in settori, alcuni dei quali riservati agli ecclesiastici e ai rappresentanti istituzionali. Malati e disabili avranno uno spazio privilegiato. Un’area a ridosso della Città del Vaticano sarà interamente pedonalizzata: lo ha stabilito la questura per ragioni di sicurezza e per assicurare afflusso e deflusso dei fedeli. Entro e non oltre le 19 di lunedì, e sino a cessate esigenze del giorno successivo, i veicoli in sosta all’interno di questa area saranno rimossi, compresi i motocicli e le fermate taxi.
I TRASPORTI PUBBLICI –Martedì sarà attiva una navetta straordinaria tra Valle Giulia (capolinea linee tram 3 e 19) e viale Giulio Cesare angolo via Ottaviano. Il percorso prevede piazzale delle Belle Arti, piazza della Marina, via Flaminia, via Azuni, ponte Matteotti, piazza delle Cinque Giornate, viale delle Milizie e via Barletta. In virtù delle chiusure dalle 24 di lunedì 18 il trasporto pubblico delle zone Gregorio VII, Aurelio, Prati, corso Vittorio e lungotevere subirà deviazioni e limitazioni. Potenziata la linea A della metropolitana e le linee di tram e bus dirette nella zona del Vaticano: 3, 19, 23, 31, 33, 40, 64, 247, 271, 280, 791.
MALTEMPO – A creare disagi potrebbe essere la nuova ondata di maltempo: per le prossime 24-36 ore, la Protezione civile regionale prevede precipitazioni diffuse e persistenti, anche a carattere di rovescio o temporale.