A WEST, VICINO A WACO. Evacuata la città (2.800 abitanti). Rasi al suolo diversi edifici. Timori per una nube tossica. L’ipotesi dello smaltimento rifiuti.
Un’impressionante esplosione ha squarciato un impianto di fertilizzanti a West, in Texas, a circa 20 miglia (32 km) a nord di Waco e a 80 (130 km) dall’area metropolitana di Dallas-Fort Worth. Sono circa 200 i feriti di cui almeno 40 molto gravi, mentre le vittime accertate, secondo il primo conteggio, sono tra i 5 e i 15. Potrebbero inoltre esserci persone ancora intrappolate sotto le macerie. Lo ha annunciato la polizia in una conferenza stampa. Il timore è che la cifra possa salire ancora: decine di edifici nell’area di cinque isolati dall’impianto, comprese una clinica e una casa di riposo, sono stati incendiati o danneggiati. Un intero complesso residenziale risulta sventrato. L’esplosione , nella sede della West Fertilizer, si è verificata alle 19.50 ora locale, le 2.50 in Italia.
«MOLTI, MOLTI MORTI» – Un medico locale, George Smith, a una rete locale, la Kwtx, è il primo a parlare di bilancio choc: «Sono ancora tante le case crollate dove credo ci sia tanta gente in trappola. Temo che ci siano molti, molti morti». Secondo un testimone, Al Vanek, i danni sono simili a quelli provocati dall’attacco bomba di Oklahoma City del 1995. In quel caso l’esplosione fu causata da una bomba costruita proprio con fertilizzanti e ammoniaca.
L’EVACUAZIONE – Sul posto si era sviluppato un incendio, e diverse squadre di vigili del fuoco erano là prima dell’esplosione: proprio un pompiere è la prima vittima accertata, ma secondo il sindaco di West, Tommy Muska, almeno 3 o 4 volontari figurano nell’elenco dei dispersi. Muska, a sua volta un volontario, era sul posto al momento dell’esplosione e ha perso il casco protettivo. Dopo il boato – registrato anche dal sismografo di Amarillo, circa 650 km a nordovest – non è stato possibile inviare ulteriori soccorsi proprio per il rischio che esploda un altro serbatoio. Le aziende che riforniscono di gas la zona hanno bloccato i gasdotti per precauzione. Una prima area di triage era stata allestita sul campo di football del liceo cittadino, dove gli elicotteri dei centri medici vicini potevano atterrare agevolmente. Ma il timore di una seconda deflagrazione ha fatto disporre l’evacuazione di West, cittadina da 2800 abitanti.
NUBE TOSSICA E VENTI FORTI – Secondo i media locali si sente un intenso odore di ammoniaca e si teme la diffusione di una nube tossica: i venti tendono verso nord, e questo preoccupa l’area che comprende Dallas e le città vicine, con una popolazione di oltre 6 milioni di abitanti. D. L. Wilson, portavoce del Dipartimento pubblica sicurezza (Dps), in una conferenza stampa ha spiegato: «Stiamo monitorando la situazione e abbiamo evacuato le zone circostanti più a rischio». La National Guard del Texas è entrata in azione, e anche il Pentagono sta monitorando la situazione. Anche il meteo crea preoccupazione: è infatti in arrivo una forte perturbazione e i venti potrebbero spingere la nube tossica molto lontano dall’area della tragedia.
L’ANIDRIDE: DUE INALAZIONI UCCIDONO – Tra le sostanze liberate nell’aria c’è l’ammoniaca anidra, un gas componente dei fertilizzanti dall’odore molto acre che in caso di contatto con l’acqua può causare gravi ustioni. Tra i sintomi che possono insorgere: difficoltà respiratorie, irritazione degli occhi, del naso, ustioni o vesciche. L’esposizione ad alte concentrazioni può portare alla morte. Addirittura, secondo Alessandro Barelli, responsabile del Centro Antiveleni del Policlinico Gemelli di Roma, basterebbe «respirarla due volte» per «un pericolo di vita immediato». Nell’impianto erano conservate 24 tonnellate della sostanza. Sempre per precauzione la Federal Aviation Authority, l’ente per l’aviazione civile americana, ha chiuso al traffico tutta la zona sovrastante l’esplosione.
LO SMALTIMENTO RIFIUTI – Secondo indiscrezioni il fuoco che bruciava nell’impianto prima dell’esplosione potrebbe essere il frutto di un errato smaltimento dei rifiuti. Sarebbe stata prassi, infatti, per la West Fertilizer bruciare i bancali e altri oggetti nel piazzale. Il 12 febbraio uno di questi «roghi controllati» non era stato notificato alle autorità della zona. Così la vicina scuola media aveva fatto evacuare gli studenti per timore di una catastrofe. Il sovrintendente Marty Crawford, in una lettera sul sito del Distretto scolastico, aveva lamentato il mancato preavviso, e ricordato che né il 911 – il servizio d’emergenza americano – né i pompieri erano a conoscenza dell’operazione. Inoltre, nel giugno del 2006 la commissione del Texas per la qualità ambientale aveva avviato un’indagine sull’impianto dopo la segnalazione di un residente, che nella notte aveva avvertito «un odore molto forte» di ammoniaca.
«ESCLUSO IL RISCHIO D’ESPLOSIONE» – La West Fertilizer, però, in un rapporto consegnato alla Agenzia per la protezione dell’Ambiente del Texas escludeva ogni rischio di esplosione, e ipotizzava il massimo pericolo nella fuoriuscita di gas di ammoniaca per una decina di minuti, senza conseguenze per le persone. Inoltre l’ammoniaca non è considerata sostanza esplosiva, a differenza del nitrato di ammonio, un altro prodotto usato nei fertilizzanti.
IL PRECEDENTE 66 ANNI FA – Il fertilizzante aveva già causato una tragedia in Texas, il peggior disastro industriale della storia degli Stati Uniti: il 16 aprile 1947, nel porto di Texas City, la nave SS Grandcamp carica di nitrato d’ammonio era saltata in aria. Nell’esplosione aveva coinvolto un’altra nave, la SS High Flyer, sempre carica di fertilizzanti: quell’incidente causò oltre 580 morti e il boato fu avvertito nel raggio di 220 km. Questa strage provocò la prima causa collettiva, una class action, della storia contro il governo americano: le autorità portuali per giorni non avevano dato il permesso di scaricare il pericolosissimo carico, causando l’accumulo di gas nelle stive.