L’allontanamento del senatore deciso a maggioranza dai gruppi parlamentari. Lui: «Nemmeno in Corea del Nord».
L’ESPULSIONE – La proposta di espulsione dal movimento di Mastrangeli è stata decisa – in diretta streaming – dai 5 Stelle, e ora deve essere «ratificata» dal voto on line dei sostenitori di Grillo. Come spiega il leader del M5s la «colpa» di Mastrangeli è quella di aver «violato numerose volte la regola di evitare partecipazioni ai talk show» e quindi di aver «danneggiato l’immagine del M5S con valutazioni del tutto personali».
LE REGOLE – «Tutti i parlamentari del MoVimento 5 Stelle hanno sottoscritto pubblicamente prima delle elezioni il Codice di comportamento – si spiega sul blog – La sua sottoscrizione era necessaria per candidarsi, un impegno preso senza costrizione verso il M5S e gli elettori». Appurata la violazione dei diktat del Codice, per i parlamentari che hanno infranto le regole inizia l’iter di espulsione: la proposta di espulsione votata a maggioranza da deputati e senatori riuniti (che ha già deciso l’espulsione di Mastrangeli) e la successiva ratifica della decisione con una votazione on-line degli iscritti al Movimento.
LA VIOLAZIONE – «Il cittadino Marino Mastrangeli ha violato numerose volte la regola “Evitare la partecipazione ai talk show televisivi” – spiega Grillo sul blog – senza sentire alcun coordinamento con i gruppi parlamentari e danneggiando così l’immagine del M5S con valutazioni del tutto personali». In particolare Marino Mastrangeli ha ripetutamente partecipato a numerosi talk show, benchè l’intero gruppo lo avesse più volte invitato a desistere, anche in contemporanea allo svolgimento dei lavori del gruppo». «L’espulsione di Mastrangeli – comunica quindi Grillo – va ora ratificata dagli iscritti al portale al 31 dicembre 2012 con documento digitalizzato». Le votazione si chiuderanno alle 17 di martedì.
LA REPLICA: «VERGOGNA DA COREA DEL NORD» – Come era già avvenuto al momento dell’ok all’espulsione data dai gruppi parlamentari, il senatore protagonista dello «scaldalo talk show» non manca di replicare a quanto sta accadendo. «È una vergogna, una vergogna. Queste cose non succedono neanche in Corea del Nord», dice Marino Mastrangeli. «Se verrà decisa la mia espulsione dal Movimento, dovranno prendermi e spostarmi fisicamente dai banchi del gruppo, perchè io il M5S non lo lascio. E lì – prosegue – Formerò una componente che chiamerò “Minoranza M5S”, perchè continuerò ad avere il Movimento nel sangue». Fuori discussione, invece, le dimissioni dalla carica di senatore: «Sono stato il candidato ciociaro più votato alle parlamentarie del Movimento, che nel Lazio ha preso 786 mila voti. Perchè mi devo dimettere per un’intervista?».