Gli assassini volevano essere filmati. Il governo: «Atto terroristico di matrice islamica». L’uomo aggredito da due individui al grido di «Allah è grande». Era appena uscito da una caserma.
Un soldato britannico è stato ucciso a Londra con una mannaia utilizzata come machete da due uomini poi feriti (uno in maniera grave) e arrestati da agenti di polizia intervenuti sul posto. Il fatto di sangue è avvenuto a pochi metri da una caserma della Royal Artillery, reparto di artiglieria di Sua Maestà di stanza a Woolwich, nel Sudest della capitale britannica. Secondo un testimone, l’uomo ucciso indossava una t-shirt dell’associazione di volontariato «Help for Heroes», che aiuta i militari feriti in battaglia. Il soldato ucciso è stato decapitato dai suoi aggressori i quali, prima di scagliarsi contro di lui, l’hanno fatto cadere a terra investendolo con l’auto. Questa la ricostruzione effettuata da Scotland Yard sulla base delle testimonianze raccolte sul posto. Sono però in corso indagini per capire se si tratti di un atto compiuto da due scriteriati o se sia un’azione premeditata inquadrabile in un contesto terroristico più ampio.
«ATTACCO TERRORISTICO» – La polizia britannica non esclude alcuna pista ma sta già trattando l’uccisione del soldato come un «attacco terroristico di matrice islamica». Gli agenti hanno affermato che i due aggressori avrebbero cercato di filmare l’assassinio e avrebbero invitato anche altre persone presenti sulla scena a filmare l’omicidio ripetendo ogni tanto «Allah è grande». L’arrivo dei poliziotti ha fermato lo scempio sul corpo del militare: i due aggressori sono stati feriti, immobilizzati e portati in ospedale. Il premier David Cameron ha definito l’accaduto «davvero sconvolgente» e ha convocato il Comitato di crisi del governo il cosiddetto Cobra, una prassi che si segue solo nei casi che possono avere implicazioni con la sicurezza nazionale. L’uccisione del soldato britannico in strada a Londra è «il delitto più spaventoso, una cosa mai successa prima e ci sono forti indicazioni che l’episodio sia collegato al terrorismo» ha aggiunto Cameron in una conferenza stampa a Parigi, prima di incontrare il presidente francese Hollande.
PISTA NIGERIANA – Alcune fonti, parlando sotto copertura dell’anonimato, hanno ipotizzato legami nigeriani, senza fornire dettagli. Legami che sarebbero comunque emersi sulla base delle prime risultanze delle indagini e dell’esame delle immagini video in cui compaiono i due sospetti attentatori, uno dei quali scandisce minacce e slogan islamici.
LA TESTIMONIANZA – Anche testimoni citati dalla Bbc hanno raccontato che gli aggressori hanno urlato «Allah u Akbar» (Allah è il più grande) mentre attaccavano. Secondo un testimone identificato come James, l’uomo morto aveva una ventina d’anni circa, così come i suoi aggressori. «Erano impazziti, veri e propri animali. Lo hanno trascinato lungo il marciapiede e hanno lasciato il suo corpo per terra», ha spiegato. Poi «brandivano coltelli e una pistola e hanno chiesto alle persone presenti di essere fotografati. Sembrava questa la loro unica preoccupazione», ha aggiunto. Un altro testimone, Thomas, ha detto di essere accorso dopo aver udito esplodere «colpi di pistola. Due persone – ha raccontato – hanno aggredito con un’ascia o qualcosa del genere un militare dell’esercito. Poi è intervenuta la polizia che ha risposto all’aggressione».