La crisi sui mercati. Avvio di seduta positivo, ma dopo un’ora svanisce l’effetto rimbalzo. Ondata di sospensioni a Piazza Affari
BANCARI – A Piazza Affari pioggia di vendite per alcuni dei titoli sospesi, da poco rientrati agli scambi: Telecom perde il 5,9%, Fiat il 4,89% mentre il Banco Popolare l’1,93%. Tra i titoli più venduti, mentre restano fuori dalle contrattazioni Impregilo (-8,66% il teorico) e Unicredit (-9,15%), si segnala la Popolare di Milano, in calo del 7,65%. L’eccezione è Intesa-Sanpaolo, che segna +1,59%. Si salva il comparto dell’energia con Tenaris (+7,74%), Enel (+1,89%) ed Eni (+1,74%). In controtendenza anche Generali (+1,52%).
ASIA – A Tokyo la Borsa ha chiuso in ribasso del 3,03%, dopo essere sceso per la prima volta in quasi 5 anni sotto i 10.000 punti. Nel frattempo, la Banca del Giappone ha deciso di lasciare invariato allo 0,5 per cento il tasso d’interesse di riferimento. Andamento contrastato per le altre principali piazze asiatiche in chiusura: Seul segna +0,54%, Jakarta -0,07%, Kuala Lumpur -0,01%, Taiwan +0,34%.
POSITIVE – Qualche segnale di ripresa sulla Borsa di Sydney, che aveva aperto in forte ribasso, ma che ha virato in positivo dopo la decisione della Banca Centrale australiana di ridurre di un punto il tasso d’interesse di riferimento, portato al 6 per cento. L’indice S&P/Asx-200 ha chiuso in rialzo dell’1,7% , dopo aver aperto con una perdita del 3,7 per cento.
RUSSIA – Intanto, in Russia, l’agenzia federale per il controllo dei mercati finanziari ha sospeso fino alle 13 ora di Mosca (le 11 in Italia) il principale indice della Borsa, l’Rts, e bloccato l’apertura dell’indice Micex. Entrambi gli indici ieri avevano registrato un crollo record, rispettivamente del 19% e 18%. Negli ultimi tre mesi l’Rts ha perso il 64%.