I carabinieri hanno trovato scritte farneticanti sulle pareti dell’intero appartamento. Arrestato 60enne: dopo l’uxoricidio, ha sigillato finestre e porte della camera da letto e ha tentato di uccidersi
ROMA – Finestre e porta della camera da letto sigillate con del nastro adesivo, il corpo senza vita di una donna sul letto, un tubo collegato all’allaccio del gas della cucina che giungeva fino alla camera da letto, scritte farneticanti su tutte le pareti e per terra il corpo di un uomo in fin di vita. Questa la scena da film dell’orrore che si è presentata ai carabinieri della Stazione Borgata Ottavia e del Nucleo Operativo della Compagnia Trionfale, intervenuti martedì sera in un appartamento di viale Esperia Sperani. L’uomo trovato quasi in fin di vita, ex marito della donna di 54 anni trovata morta, è stato arrestato con l’accusa di omicidio.
OMICIDIO E TENTATO SUICIDIO – Il 60enne, che ora si trova ricoverato all’Ospedale San Filippo Neri, piantonato dai carabinieri, già in cura presso un centro di igiene mentale per disturbi psichici, avrebbe dapprima somministrato una grande quantità di farmaci all’ex moglie e poi tentato il suicidio saturando la camera da letto con il gas. Prima del tentato suicidio, l’uxoricida ha imbrattato con della vernice rossa tutta la casa con delle scritte farneticanti. Marito e moglie, anche se separati, convivevano e, secondo quanto accertato, nei giorni precedenti avevano avuto un’animata lite. La salma della donna, priva di segni di violenza evidenti, è stata trasferita presso l’istituto di medicina legale dell’ospedale Gemelli per il successivo esame autoptico disposto dal magistrato.