Ma sulla Milano-Torino l’aumento è del 19,46%. Erano state congelate dal 1° gennaio grazie al decreto anticrisi
ROMA – Dal 1° maggio le tariffe delle autostrade aumentano mediamente del 2,40%, ma in alcune tratte anche di più. L’aumento avrebbe dovuto scattare dallo scorso 1° gennaio, ma grazie al decreto anticrisi era stato sospeso fino al 30 aprile. Mercoledì Marco Filippi, capogruppo del Pd alla commissione Lavori pubblici al Senato, aveva chiesto al governo di rinviare nuovamente gli aumenti.
AUMENTI – L’aumento del 2,40%, che riguarda i tratti di competenza di Autostrade per l’Italia, è il risultato di tre componenti: l’1,89%, pari al 70% dell’inflazione del periodo 1° luglio 2007-30 giugno 2008; lo 0,47% per gli investimenti (principalmente la quarta corsia Milano-Bergamo e la terza Cattolica-Porto S.Elpidio) calcolato sulla base dello stato di avanzamento; e lo 0,04% come conguaglio.
ADEGUAMENTI – Non tutti gli aumenti sono però del 2,40%. Per il raccordo autostradale Valle d’Aosta l’aumento è dello 0,51%, la Tangenziale di Napoli balza del 6,63%. Nessun incremento per la Roma-Pescara. Inoltre: Torino-Quincinetto +6,57%; Milano-Serravalle +2,48%; Piacenza-Brescia +2,61%; Brescia-Padova +1,59%; Parma-La Spezia +1,61%; Milano-Torino +19,46%, Torino-Piacenza +12,63%; Venezia-Padova +0,66%; Autobrennero +1,57%; Torino-Savona +0,73%; Torino-Bardonecchia +4,57%; Genova-Ventimiglia +1,83%; Sestri Levante-Livorno +4,55%; Livorno-Rosignano M. +5,14%; Napoli-Salerno +4,89%; Torino-Aosta +2,90%; Raccordo Gran S. Bernardo +2,71%; Asti-Cuneo +9,30%. Sempre dal 1° maggio decorre anche l’incremento del sovrapprezzo chilometrico sui pedaggi di competenza Anas, che passa da 0,25 a 0,30 centesimi a km per le classi A e B, e da 0,75 a 0,90 centesimi a km per tutte le altre classi di pedaggio.