Ibrahimovic: «sono contento come il primo giorno. Il tecnico portoghese nel giorno del raduno: «Nedved? Non parlo di giocatori che non ho»
L’arrivo di Ibra ad Appiano Gentile (Image) |
MILANO – «Avere una rosa di 28 elementi è un problema, non mi piace avere tanti giocatori, si gioca 11 contro 11 e averne 28-30 non è positivo, non è bello avere in ritiro giocatori che non voglio e che sanno che non conto su di loro». José Mourinho lamenta problemi di abbondanza. Almeno dal punto di vista numerico. Perché il tecnico dell’Inter, nel giorno del raduno nerazzurro, ammette che «quando abbiamo progettato questa stagione abbiamo pensato ad 8 giocatori da cedere e 4 da acquistare in ruoli ben precisi. Non c’è nessuna polemica, né critiche al mio club, anzi. Sono andati via solo 4 giocatori, 3 in scadenza di contratto e uno in prestito, significa che il mercato ha portato 0 euro alla cassaforte dell’Inter. Quando una società non fa soldi, il suo allenatore deve essere pragmatico e rispettoso della situazione. Volevamo un centravanti, un trequartista, un centrocampista e un difensore centrale, in questo momento abbiamo Thiago Motta e Milito. Non credo che arriveranno altri giocatori, sarebbe perfetto avere un trequartista di qualità o un centrale, ma non possiamo avere una rosa di 40 elementi, né spendere sempre. Sono tranquillo, non sono arrabbiato, né deluso, ho una squadra, una rosa che non era quella dei miei sogni di due mesi fa e gli obiettivi di squadra saranno adattati alla rosa. Champions League? La possiamo vincere, ma non siamo ancora ai livelli delle 3-4 migliori squadre di questa competizione».
MERCATO – È davvero possibile l’arrivo di Nedved? «Non parlo di giocatori che qui non ci sono né di quelli che possiamo avere o volere». «Il mercato è aperto fino al 31 agosto – prosegue l’allenatore – è come una porta tipo far west che si apre in tutti e due i modi, bisogna anche vedere se qualcuno è interessato ad un giocatore nostro». Mourinho accarezza l’idea di rilanciare Quaresma. «Per 3-4 anni è stato il miglior giocatore portoghese, ma ha fatto molto bene anche in Champions League e in Nazionale – spiega -. Poi c’è stato anche il Quaresma dell’Inter. È stata una scommessa importante della società, ha il diritto, e noi abbiamo il dovere di dargli una seconda opportunità. Con l’addio di Figo che l’anno scorso è stato ancora importante per noi, perché non dare una chance a Quaresma?». E su Ibra, Mourinho taglia corto: «Non mi sorprende di vedere Ibrahimovic qui, l’ho detto durante la scorsa stagione e durante quest’estate, non ho mai pensato che potesse andar via, per me è normale che sia qui con noi».
IBRA – L’Inter riparte anche da Ibrahimovic. Che si presenta senza nessun «mal di pancia» e con tanta voglia di far bene. L’attaccante svedese, dopo le voci di un suo possibile trasferimento, si dice «felice di essere qui ad Appiano». Una buona notizia per il popolo nerazzurro che ha temuto di perdere il suo campione. «Se ho letto i giornali nelle ultime settimane? Sì, ma non ho trovato nulla di interessante – spiega lo svedese ai microfoni di “Inter Channel” -. Quello che accade accade, io ora sono felice di essere qui, sono contento come il primo giorno in cui sono venuto all’Inter».