L’ADDIO DEL PAPA. Parrocchie chiuse e invitate a portare le persone in piazza. Giovedì 28, alle 20, le dimissioni. Il Conclave verso il 10 marzo.
ROMA – E’ tutto pronto in piazza San Pietro per l’ultima apparizione pubblica in veste di Pontefice di Joseph Ratzinger. A due ore dall’inizio della sua ultima udienza (alle 11) metà della piazza si è già riempita di fedeli. Il flusso di persone da via della Conciliazione è costante. La strada è stata chiusa all’altezza di via Traspontina e all’interno sono state collocate due file di transenne che compongono tre corsie pedonali. Sul sagrato molti degli ospiti hanno già preso posto.
CHIESE ROMANE MOBILITATE – Per assistere al discorso del Papa dimissionario, mercoledì 27, si raduneranno in Vaticano almeno 200 mila persone. A salutarlo ci saranno il doppio dei fedeli registrati per l’Angelus di domenica 24. Per l’occasione, d’altronde, il Vicariato di Roma chiuderà, e tutte le parrocchie della Capitale sono state invitate a portare le persone in piazza per fare sentire il loro affetto al Pontefice. Dopo l’ultimo saluto nell’udienza generale, giovedì alle 17 Benedetto XVI lascerà la Capitale in elicottero destinazione Castel Gandolfo. Dalle 20, non sarà più Papa.
«AFFETTO E DEVOZIONE» – Il cardinale Agostino Vallini, in una lettera aperta ai fedeli della diocesi di Roma, ha invitato «tutti a partecipare numerosi a questo significativo momento di vita della Chiesa e della nostra diocesi per manifestare ancora una volta il nostro affetto e la nostra devozione al Santo Padre e per pregare con lui e per lui il Signore Gesù, Pastore eterno della Chiesa. Per l’ingresso in piazza San Pietro non è previsto alcun biglietto, proprio al fine di favorire la più ampia partecipazione possibile».
VATICANO BLINDATO – Grande folla, quindi, e ancora Vaticano blindato. In campo ancora quasi duemila uomini, tra agenti e volontari (trecento quelli della Protezione civile), che occuperanno i punti strategici in prossimità della piazza. E poi i cecchini sui tetti e la bonifica dei tombini in prossimità di San Pietro e in tutta la zona intorno al Vaticano. Aumentata anche la presenza di metal detector e, per quello che riguarda l’accoglienza dei fedeli, è stata aumentata la presenza di bagni chimici intorno alla piazza e predisposti servizi straordinari da parte dell’Ama, così come sarà rafforzata la presenza di ambulanze e barelle. Il piano di protezione sanitaria del 118, infatti, già utilizzato per l’ultimo Angelus, prevede la presenza di un’auto medica, sei ambulanze e una tenda medicalizzata.
BLOCCHI AL TRAFFICO E DEVIAZIONI – Ci saranno ampie zone chiuse al traffico privato e ai trasporti pubblici per far fronte all’affluenza dei fedeli a piazza San Pietro. Previste navette tra la stazione Termini e San Pietro, oltre al rafforzamento delle linee bus 64 e 40. Inoltre saranno in servizio cinque treni in più lungo la metro A. A gestire eventuali chiusure di strade e stop alla viabilità sarà la Polizia locale di Roma Capitale. Tre i nodi strategici per la gestione della mobilità: Termini, Ottaviano e lungotevere in Sassia.
FEDELI IN METROPOLITANA – Un ruolo decisivo, in entrambe le occasioni, lo svolgerà la metropolitana, linea A, che funzionerà a pieno regime permettendo il trasferimento dei fedeli dalla stazione Termini a Ottaviano, a pochi passi dal Vaticano in pochi minuti. A presidiare sia il nodo Termini che Ottaviano e indirizzare i viaggiatori, il personale di assistenza Atac, i volontari della Protezione civile capitolina e regionale e la Polizia locale di Roma Capitale. I volontari dedicati alla mobilità e gli ispettori Atac saranno posizionati tra Termini, Ottaviano e lungotevere in Sassia (altezza ospedale Santo Spirito).