E’ accaduto a Paderno Dugnano, a nord del capoluogo lombardo in un impianto che gestisce anche lo stoccaggio di rifiuti pericolosi. Sei operai sono gravi.
Un’ esplosione in un’azienda chimica a Paderno Dugnano, a nord di Milano, avvenuta poco prima delle 15 di giovedì 4 novembre, ha provocato sette feriti alcuni dei quali gravemente ustionati.
L’incendio si è sviluppato nell’area della Eureco Holding, nella zona a nord del capoluogo lombardo, al confine con la provincia di Monza ed è stato domato da 13 squadre di vigili del fuoco, che hanno messo in sicurezza i reparti altamente infiammabili della fabbrica, la zona solventi e il deposito degli oli.
L’impresa si occupa di servizi ambientali e smaltimento di rifiuti industriali e speciali, ed è specializzata nel trattamento e nello stoccaggio di rifiuti (anche pericolosi): c’è infatti anche un nucleo specializzato nelle emergenze nucleari, biologiche e chimiche.
Proprio uno dei contenitori che contengono rifiuti sarebbe esploso provocando una reazione a catena.
I feriti – Complessivamente sono sette i pazienti trattati dal 118 di Milano in seguito all’esplosione nella ditta chimica di via Mazzini a Paderno Dugnano. Sei sono i codici rossi. Cinque sono stati intubati sul posto e trasferiti negli ospedali rispettivamente di Niguarda, San Carlo, San Paolo Fatebenefratelli e San Raffaele; uno al San Gerardo di Monza.
I responsabili del 118 di Milano, che hanno gestito l’emergenza con l’elicottero, un’automedica, il mezzo grandi emergenze e dieci mezzi di base stanno valutando i possibili trasferimenti nei centri ustionati della Regione.
Le testimonianze – “Ho sentito da casa mia un’esplosione fortissima che ha fatto tremare i muri, seguita da diverse altre esplosioni meno intense”. E’ questo il racconto di Angela Bonsanti, una donna che abita nei pressi della fabbrica dove è avvenuta l’esplosione.
“Sono scesa in cantina armata di bastone perché pensavo che qualcuno fosse entrato nella mia casa – ha continuato – e quando ho visto fumo nero e le sirene delle ambulanze mi sono precipitata fuori”. I residenti raccontano che a luglio si era già verificata un’esplosione nello stabilimento che però non aveva provocato vittime.