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Clinton: «Gli Usa da soli non possono risolvere i problemi del mondo»

Al Congresso per la ratifica dell’incarico a segretario di Stato. «La politica estera dell’amministrazione Obama sarà basata sul pragmatismo e non sull’ideologia»

 

Hillary Clinton e la figlia Chelsea all’audizione al Congresso Usa
WASHINGTON – «Gli Stati Uniti da soli non possono risolvere i problemi più pressanti del mondo. Ma il mondo non può risolverli senza gli Usa. Dobbiamo lavorare per avere più alleati e meno avversari». Lo ha detto Hillary Clinton al Congresso nel corso dell’audizione per la ratifica dell’incarico a segretario di Stato. «Penso che la potenza americana ha lasciato a desiderare ma resta desiderata», ha affermato l’ex first lady, 61 anni, accompagnata solo dalla figlia Chelsea. Secondo Clinton gli Usa dovranno utilizzare l’unione di ciò che lei ha definito «smart power», la versione moderna del bastone e della carota, ossia la miscela «intelligente di diplomazia e difesa. Il successo americano non è mai stato il frutto della potenza del Paese, ma dei suoi valori», ha affermato inoltre citando «verità, disciplina e creatività».

PALESTINA – La senatrice dello Stato di New York ha affermato che l’amministrazione Obama farà di tutto per raggiungere un accordo di pace tra Israele e i palestinesi. «Non ci dimentichiamo dei tragici costi umanitari del conflitto in Medio Oriente che hanno provocato sofferenze ai civili palestinesi e israeliani. Gli Stati Uniti», ha riferito Clinton, «continueranno ad appoggiare le esigenze di sicurezza di Israele e le legittime aspirazioni dei palestinesi per un proprio Stato».

IRAN – La politica estera della prossima amministrazione americana sarà basata sul pragmatismo e non sull’ideologia, ha assicurato Clinton, che ha promesso che lavorerà per «far abbandonare a Iran e Siria i loro comportamenti pericolosi», e in particolare per far terminare i programmi nucleari di Teheran. «Nessuna opzione verrà tolta dal tavolo, ma si cercherà un approccio nuovo e diverso».

CINA E ONU – Secondo Clinton il miglioramento dei rapporti con la Cina non dev’essere «uno sforzo a senso unico, ma dipende anche dall’atteggiamento di Pechino». Clinton ha anche sottolineato l’importanza del «coinvolgimento delle Nazioni Unite e di altre istituzioni laddove è possibile e appropriato farlo, perché quando funzionano bene aumentano l’influenza degli Stati Uniti» nel mondo.

CLIMA – Infine il prossimo segretario di Stato ha affermato che Washington deve prendere la guida degli sforzi comuni per combattere i cambiamenti climatici.

CONFLITTO D’INTERESSI – Il senatore repubblicano Richard Lugar ha sollevato il problema del conflitto d’interessi tra Hillary e la Fondazione Clinton (un’organizzazione senza fini di lucro che ha raccolto almeno 492 milioni di dollari in donazioni), gestita del marito Bill. «Governi stranieri potrebbero vedere la Fondazione Clinton come un modo per ottenere favori dal segretario di Stato», ha detto Lugar. «Il problema dev’essere affrontato con trasparenza, anche se non dovrebbe rappresentare un ostacolo al lavoro del segretario di Stato».

 

Clinton: «Gli Usa da soli non possono risolvere i problemi del mondo»ultima modifica: 1970-01-01T01:00:00+01:00da
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