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IL CASO DEL GIORNO: VALENTINA VEZZALI

«La mia frase mi farei toccare? Nella scherma si dice così» E il marito: non c’era malizia

Ingenuità o malizia? Fa discutere ancora il siparietto Vezzali-Berlusconi andato in onda lunedì sera a Porta a Porta, con la campionessa di scherma che aveva regalato un fioretto al premier con tanto di dedica: «Da lei mi farei ”toccare”». Minimizza il presidente del Coni Gianni Petrucci: «Quando un atleta vince una medaglia d’oro olimpica ha sempre ragione». Si tratta solo di «una battuta uscita male». per Antonio Rossi, campione olimpico della canoa e portabandiera azzurro ai Giochi di Pechino. Mentre il marito della schermidrice Mimmo Giuliano, calciatore della Maceratese, ci sorride su: «La gente vuole pensare male ed evidentemente non conosce il linguaggio della scherma: nelle intenzioni di Valentina non c’era nessun doppio senso. Valentina quando ha letto di questa storia ci ha riso su assieme a me, non c’era nulla da fraintendere e lo ha specificato anche Vespa». Non smentisce il marito la campionessa, che chiarisce: «Non c’era assolutamente doppio senso. Non c’era sorta di malinteso, né alcunché di provocatorio, volevo solo far toccare con mano al presidente lo sport. Né più né meno. Ho detto quello che mi veniva dal cuore. Berlusconi è una persona carismatica e in questo momento deve guidare gli italiani tra mille difficoltà. Per questo gli ho dato il fioretto e ho usato la formula ”toccare” che è del gergo schermistico. Se ci fossero stati Prodi o Veltroni, avrei fatto lo stesso». Tranchant invece il giudizio espresso dal vice-presidente della Camera Rosy Bindi: «L’intreccio tra politica e sport non è mai buono. Se poi si gioca sul doppio significato delle parole tra una donna e il Berlusconi del dopo intercettazioni, la miscela diventa esplosiva e il risultato deprimente».
IL CASO DEL GIORNO: VALENTINA VEZZALIultima modifica: 2008-09-17T17:18:44+02:00da
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