A Londra: locali dotati di tecnologie che cambiano il gusto di stare a tavola. Menu e conti proiettato sui tavoli, mouse per ordinare i piatti, webcam per vedere in tempo reale il cuoco
La pizza si ordina con la smartcard |
GADGET DA 007 – Il più innovativo è a Soho: l’interno è una combinazione di asiatico minimalista con gadget da Agente 007 Una Cascata di Diamanti. Ci si siede e si trova un “topo” sul bordo del tavolo: un mouse che comanda il cursore, naturalmente, di forma circolare, sensibile al tocco del polpastrello. Una unità bianca piazzata in posizione strategica proietta informazioni sul tavolo che agisce da schermo. Un clic e si decide il colore e il disegno della tovaglia virtuale; un altro clic e compare il menu: dopo la navigazione tra i suggerimenti del giorno, doppio clic e parte l’ordinazione, diritta sul cervello elettronico della cucina. Nell’attesa una webcam permette di seguire lo chef.
CONTO PROIETTATO SUL TAVOLO – Dopo aver mangiato, ovviamente si può controllare il conto proiettato sul tavolo. Il ristorante si chiama Inamo ed è stato lanciato da due laureati di Oxford che oltre a un discreto chef si sono preoccupati di ingaggiare un efficiente tecnico IT (just in case il tavolo-computer dovesse andare in bomba qualche volta). E per dimostrare ai clienti che lo scopo dell’apparecchiatura hi-tech non è quello di mettere fretta e liberare il tavolo per altri ospiti (a Londra ci sono ristoranti di successo che addirittura dividono la serata in tre turni rigorosi, cominciando alle sette del pomeriggio), sul tavolo si può giocare anche a battaglia navale elettronica.
NUOVA GENERAZIONE – Il locale di Soho è il capofila di una nuova generazione di ristoranti «ad alta definizione»: seguono la pizzeria Vapiano, importata dalla Germania, che prende le ordinazioni e fa pagare con una smart card, abolendo i camerieri; il 24 London, bar con cucina con play station per partite di ping pong per ogni cliente; il tapas bar Barrafina ha avuto l’idea di collegare la webcam di fronte all’ingresso al suo sito web, in modo da permettere ai clienti di osservare la fila in attesa; Yo! Sushi, che da anni offre i suoi piatti giapponesi su un nastro trasportatore come quello dei bagagli all’aeroporto, ha raffinato la scenografia: di fronte a ogni sedile c’è una console Nintendo. Un dubbio: se non si parlerà più al cameriere, al cuoco, se si giocherà a battaglia navale tra una portata e l’altra, non converrà magari restarsene a casa con una bella pizza riscaldata di fronte al televisore?