I finanzieri del comando provinciale di Firenze hanno sottoposto a sequestro 1.700.000 calzature in pelle con marchio contraffatto
Molte dei campioni esaminati – stando alle analisi di laboratorio – sarebbero fabbricati con cromo esavalente. La Finanza ha sequestrato 1.700.000 articoli in pelle, in particolare scarpe, con marchi contraffatti sequestrati, molti dei campioni contenenti sostanze nocive; 45 perquisizioni, 28 imprenditori denunciati all’Autorità Giudiziaria, di cui 21 cinesi e 7 italiani, 4 le regioni coinvolte, Toscana, Lazio, Lombardia e Puglia. È l’esito dell’operazione «Toxic shoes», una delle più importanti in Italia, condotta dal Comando Provinciale di Firenze della Guardia di Finanza. Oltre 20 milioni di euro il valore della merce sequestrata, gran parte scarpe per bambini; il 95% era importata dalla Cina, il 5% di origine italiana. Tra i capi di imputazione, hanno spiegato il Comandante Provinciale Gaetano Mastropierro e il Comandante del Nucleo di Polizia Tributaria Giuseppe Grassi, oltre alla frode nell’esercizio del commercio, la vendita di prodotti con marchi falsi e la ricettazione, anche quello di delitti colposi contro la salute pubblica.
L’INCHIESTA. Le indagini sono partite nel maggio scorso con il sequestro, a Firenze nella zona dell’Osmannoro, di oltre 200 mila prodotti tra calzature e borse, con marchi contraffatti «Vero Cuio» e «Vera Pelle», scoperti in depositi di vendita all’ingrosso. Da successive analisi di laboratorio, effettuate in base ai criteri fissati dall’Unione Nazionale Industriali Conciaria, titolare dei due marchi, è stato riscontrata, nella maggior parte dei campioni, la presenza di cromo esavalente, una sostanza nociva per la salute dell’uomo, la cui assunzione provoca un eczema che può degenerare anche in forme tumorali. A questo punto le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Firenze, hanno portato a nuove perquisizioni in altri depositi in Toscana a Empoli (Fi), Capannori e Massarosa (Lu), Pieve a Fievole (Pt), Calcinaia (Pi); nel Lazio a Roma e a Guidonia Montecelio, Zagarolo, Montecompatri e poi a Milano e Taranto. I pezzi sequestri sono stati questa volta 1.500.000. In 84 mila casi c’era il falso marchio ’Made in Italy’. Sequestrati, infine, anche 97 punzoni e 2 macchine per l’applicazione dei falsi marchi.
L’APPELLO. L’avvocato Carlo Ciraudo dell’Unione Nazionale Industria Conciaria, che ha messo a disposizione della Finanza i laboratori per gli analisi, ha spiegato: «Da parte nostra rafforzeremo i controlli, ma il problema di quei punzoni resta. E sono punzoni fabbricati artigianalmente». Il prefetto di Firenze ha dichiarato: «Faccio un appello ai cittadini non acquistate articoli contraffatti o che non abbiano tutte le garanzie di sicurezza. In gioco c’è anche la salute. La straordinaria operazione della Guardia di Finanza, a cui va il mio ringraziamento, oltre ad aver scoperto un’importante filiera nella produzione illegale e sequestrato ingenti quantitativi di materiale, ha messo in luce che molti prodotti, soprattutto scarpe e in particolare quelle per bambini, contengono sostanze cancerogene».