Londra (-5%) e Parigi (-4,6%) precipitano. Francoforte (-3,3%) in forte calo. Crolla Mosca (-7%)
MILANO – Prima seduta delle borse mondiali successiva al piano di salvataggio degli Usa e al summit del G4 a Parigi. L’effetto è stato lo stesso: a picco le asiatiche, in forte ribasso quelle europee. Le iniziative Oltreoceano di venerdì scorso e quelle europee di sabato non hanno placato il panico tra gli investitori per le potenziali ripercussioni a livello globale della gravissima crisi scatenata a suo tempo dal tracollo dei mutui «subprime».
MERCATI ASIATICI – A Tokyo l’indice Nikkei perdeva il 4,7%, toccando i nuovi minimi da quattro anni e mezzo. Poi nel finale ha rosicchiato qualcosa, chiudendo con un meno 4,25%. A Hong Kong l’indice Hang Seng ha ceduto il 4,97%. La borsa di Shanghai ha perso il 5,23%, pari a 120,05 punti a 2.173,74 punti, dopo che per tutta la scorsa settimana era stato chiuso per la festività del primo ottobre. Peggio ancora andava quella di Seul, con un ribasso di ben il 5,4%. A Bangkok -3,0%, a Singapore -2,6%; e -5,3% a Giacarta, dove il presidente Susilo Bambang Yudhoyono ha convocato un super-vertice tra ministri competenti, autorità della Banca Centrale e rappresentanti del settore privato. In Australia la chiusura è stata del -3,3%, la più bassa dal novembre 2005. Identico il calo conclusivo registrato in Nuova Zelanda. Anche la Borsa saudita, la prima in termini di capitalizzazione nel mondo arabo, ha aperto in forte ribasso, perdendo il 9,6%, mentre le altre borse delle monarchie petrolifere del Golfo continuano a registrare un calo sulla scia dell’andamento registrato domenica.
MILANO: CEDE QUASI 6%, TRA PEGGIORI CALI – Piazza Affari tracolla a circa un’ora e mezza dall’avvio delle contrattazioni con l’indice S&P/Mib che è arrivato a perdere quasi il 6 per cento, mettendo a segno uno dei peggiori cali dalla sua introduzione. Ora l’indice che sintetizza l’andamento dei titoli a maggiore capitalizzazione cede il 5,79% a 24.411 punti, mentre il Mibtel perde il 5,21% a 18.571 punti.
IN EUROPA – Lo scivolone riguarda anche le altre borse europee. A Londra l’indice Ftse100 perde il 5,01% a quota 4.730 punti. Il Cac40 di Parigi cede il 4,67% a 3.890 punti, Il Dax di Francoforte lascia sul terreno il 3,29%, a 5.606 punti. Lo Smi di Zurigo ha perso il 3,66%, a 6.627 punti Le vendite colpiscono soprattutto il settore bancario. BNP Paribas ha perso il 4,2%, Credit Agricole ha ceduto il 6%; Dexia è calata del 12,8% e Societe General è arretrata del 6,9%. La tedesca Commerzbank ha perso il 15,7%, mentre Deutsche Bank è calata del 6%.
BORSA MOSCA APRE CON UNO SCIVOLONE DEL 7% – Anche i due principali indici della borsa di Mosca, l’RTS e il Micex, hanno aperto con un forte ribasso, rispettivamente del 3,47% e del 7,64%. Sull’onda della chiusura negativa di Tokyio, Mosca parte dunque con un nuovo, pesante scivolone. E l’RTS scende di nuovo sotto la soglia «psicologica» dei 1.000 punti.
EURO SCENDE A MINIMI 2 ANNI E MEZZO – Intanto l’Euro è scivolato ai minimi di due anni e mezzo conntro lo Yen negli scambi asiatici: gli investitori hanno spostato l’attenzione ai guai degli istituti di credito del Vecchio Continente dopo che i leader delle quattro maggiori economie europee hanno deciso di non adottare un’azione coordinata per far fronte alle difficoltà del settore bancario. Intorno alle 8 la moneta unica viaggia sopra i minimi di seduta a 1,3607 dollari dopo aver toccato il livello più basso di tredici mesi a 1,3596. L’indice del dollaro, che rende conto dell’andamento del biglietto verde contro un paniere delle principali valute è balzato ad un massimo di oltre tredici mesi a 81,189. Alla stessa ora guadagna lo 0,3% circa a 81,128.