Il 67enne Michele Bonvegna spacciava marijuana per pagare le cure alla moglie malata che lo aiutava, l’uomo pensionato sociale, preparava le dosi e le nascondeva a casa tra le damigiane
CATANIA – Una storia da libro «Cuore». Se non ci fosse di mezzo la droga. Troppo esigua la pensione sociale. Così, per fare fronte alle spese mediche per curare la moglie gravemente malata, si sarebbe trasformato in spacciatore. È la giustificazione di un pensionato di 67 anni Michele Bonvegna, arrestato dalla Guardia di finanza di Catania per spaccio di sostanze stupefacenti. Per arrotondare «la pensione da fame» l’uomo vendeva marijuana ai giovani nei giardinetti della villa Pacini. Durante una serie di perquisizione le Fiamme gialle gli hanno sequestrato complessivamente circa 7 chilogrammi di droga e mille euro ritenuti provento dello spaccio. Gli investigatori hanno denunciato in stato di libertà la moglie 64enne dell’indagato, Agata Nicotra, che avrebbe collaborato con il marito nello spaccio. Sarebbe stata lei a spiegare alla Guardia di finanza che la vendita di marijuana serviva loro a fare fronte alle cure costose alle quale si deve sottoporre e che con la pensione la coppia non arrivava a fine mese. Gli investigatori stanno cercando di individuare i canali di rifornimento dell’uomo.
LO SPACCIO – Secondo quanto accertato dalle Fiamme gialle, il 67enne Bonvegna assieme alla moglie preparava le dosi e le nascondeva tra le damigiane. L’uomo poi si recava nella villa comunale di Catania per vendere lo stupefacente. Per farsi notare dai giovani sventolava una banconota di 50 euro, segnale che aveva la droga e che potevano avvicinarsi per acquistarla. I finanzieri in seguito a una serie di appostamenti hanno documentato la florida attività di spaccio dell’anziano.