Diffusi dal comando della Quinta Flotta Usa due scatti dei membri dell’equipaggio della nave presa dai corsari, la gang minaccia di uccidere i prigionieri in caso di un blitz.
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Una foto dei marinai della nave «Faina» presi in ostaggio dai pirati somali: lo scatto è stato diffuso dal comando della Quinta Flotta Usa |
WASHINGTON – Il comando della Quinta Flotta americana ha diffuso due foto dei marinai della nave «Faina» catturata dai pirati somali. Le immagini mostrano i membri dell’equipaggio allineati sul ponte e controllati, ai lati, da alcuni corsari. Sul mercantile erano imbarcati 17 ucraini, tre russi, un lituano. Tra loro anche un ragazzo di appena 14 anni. La «Faina», catturata il 25 settembre, era diretta al porto kenyota di Mombasa con un carico di armi: 33 tank T 72, lanciagranate, munizioni, fucili d’assalto. Materiale destinato, secondo le autorità militari americane, alla milizia del Sud Sudan. Il cargo continua ad essere sorvegliato a breve distanza da unità statunitensi mentre non sono emerse novità sulla trattativa per il rilascio.
RISCATTO E POLEMICHE – Si dice che la gang avrebbe abbassato la cifra del riscatto a 20 milioni di dollari o forse meno ma nel contempo i sequestratori hanno minacciato di uccidere i loro prigionieri in caso di un blitz. Nel solo mese di settembre, i pirati hanno preso in ostaggio 374 marinai, catturati a bordo delle navi intercettate nel Golfo di Aden e lungo le coste orientali della Somalia. La sfida dei predoni del mare continua a suscitare dibattiti e analisi negli ambienti militari americani. Sono molte le voci che chiedono un’azione decisa anche se tutti sono concordi nel ritenere che senza un intervento a terra non sia possibile neutralizzare la minaccia. L’Us Navy ha inviato alcune unità nella zona che hanno affiancato navi di altri paesi nel tentativo di dare protezione al traffico mercantile. Al Pentagono, infine, seguono con crescente preoccupazione la possibile saldatura tra pirati e militanti islamisti del gruppo Shabaab. Gli estremisti avrebbero chiesto ai banditi di poter avere parte delle armi che si trovano a bordo della “Faina”.
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