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Boato nell’area del Vesuvio: allarme Due F16 superano il muro del suono

Due F16 superano il muro del suono, mentre inseguono aereo sospetto. Paura in Campania 

 

 

 

NAPOLI – Top gun «distratti» dall’inseguimento a un aereo «sospetto» proveniente dal Ciad e terrore in Campania per un «bang supersonico». Due fortissimi boati, con intervallo di sette secondi l’uno dall’altro, sono stati avvertiti questa mattina in mezza Campania. Decine le telefonate di gente terrorizzata, giunte in pochissimo tempo, ai centralini delle forze dell’ordine e del nostro sito. I tecnici dell’Osservatorio vesuviano escludevano subito che potesse trattarsi di un episodio inerente al vulcano. «Abbiamo registrato il boato – spiega il professor Marcello Martini, direttore dell’Osservatorio Vesuviano – ma lo scoppio non riguarda l’area vesuviana e dunque il vulcano. Si tratta di un’onda sonora che arriva, sembra, da un’area ai margini del Golfo di Napoli». In realtà per qualche ora la Campania è stata al centro di una vera operazione da «top gun» con tanto di «giallo» internazionale.


F16 in azione
 
 
 
 
 
 
 
 

 

 IL BOATO DI UN AERE AL MOMENTO CHE SUPERA IL MURO DEL SUONO E GLI EFFETTI CHE PROVOCA

 

 
 
COSA È SUCCESSO – Il boato che ha messo in allarme la popolazione nell’area vesuviana è stato provocato, in realtà, da due caccia F16 che hanno superato la velocità del suono, provocando il cosiddetto «bang supersonico», durante l’intercettazione di un velivolo sospetto. I due velivoli, dello Stormo di Trapani, erano decollati in seguito alla segnalazione di un velivolo «sconosciuto», perchè senza regolare piano di volo. Si trattava di un aereo militare che, si è poi saputo, era diretto in Austria. I caccia lo hanno intercettato e, chiarita la sua posizione, lo hanno «rilasciato». Durante le fasi dell’intercettazione i due F16 hanno raggiunto e superato la velocità del suono, provocando il «bang supersonico».

AEREO IN ARRIVO DAL CIAD – Il velivolo intercettato, secondo quanto ricostruito dall’Aeronautica, risultava all’inizio sia «sconosciuto» sia privo del piano di volo. Gli enti civili del traffico aereo hanno dunque subito allertato la catena militare e, alle 7 e 18, è stato dato l’ordine di «scramble», cioè di decollo immediato su allarme. Dal 37/o Stormo dell’Aeronautica di Trapani – dopo sei minuti, alle 7 e 24 – si sono alzati in volo due caccia F16. L’aereo nel frattempo era stato identificato, ma il pilota aveva fornito dati non chiari. Inoltre, informato che era oggetto di una intercettazione, ha fatto sapere che avrebbe cambiato rotta, confermando il suo atteggiamento sospetto. Il velivolo è stato raggiunto sulla direttrice Foggia-Napoli alle 7 e 45. Una volta intercettato è stato accertato che si trattava di un «Ilyushin 76» militare, diretto a Linz, in Austria (dove è atterrato poco dopo le 9). In pochi minuti è stato scortato fino a nord delle isole Tremiti, fuori dallo spazio aereo nazionale. Cessato l’allarme i due F16 sono tornati alla base. Il «bang» si è verificato all’altezza del Golfo di Napoli, quando i caccia, durante le fasi dell’intercettazione, a circa 40.000 piedi di quota, hanno superato la velocità del suono.

L’AUSTRIA CHIARISCE– Una portavoce del ministero della Difesa a Vienna ha precisato, poco dopo le 13, che l’aereo intercettato dall’aviazione militare in Italia, stava tornando da un volo di rifornimento in Ciad nell’ambito della missione europea Eufor. Il velivolo era in missione «su mandato dell’Austria», ha detto confermando l’avvenuta intercettazione da parte di caccia italiani. L’aereo aveva portato in Ciad pezzi di ricambio sanitari nell’ambito dell’operazione Eufor dell’Unione europea. Secondo la portavoce, non vi sarebbe stato un errore sulla rotta seguita bensì, molto probabilmente, degli «equivoci» sulla dicitura scritta del volo. L’Austria partecipa alla missione Eufor con 140 uomini.

08 ottobre 2008
 


Boato nell’area del Vesuvio: allarme Due F16 superano il muro del suonoultima modifica: 2008-10-08T17:07:04+02:00da
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