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Vale e la supermulta, pioggia di soldi su Tavullia

Rossi darà al fisco altri 8 milioni. Il sindaco: una parte a noi per palestra, strade e nuove classi, «Grazie all’addizionale comunale ce n’è abbastanza per sistemare anche il cimitero»

 

 

 

Una curiosa immagine di Valentino Rossi

 

 

 

 

Se vai a 50 all’ora qui ti fanno la multa. Tavullia, terra di Marche al confine con la Romagna, limite di 46 chilometri orari. E non perché abbiano il terrore della velocità, anzi. Quarantasei è il numero magico di questo paesino, quello scritto sulla moto del suo figlio più illustre, Valentino Rossi. E il consiglio comunale — simbolicamente, per qualche giorno — ha deciso di omaggiare il suo eroe anche nel capitolo segnaletica stradale. In questo paesino di 8 mila abitanti, del resto, tutto ruota attorno al Dottore. I soldi, soprattutto. Non solo gli spiccioli che i tifosi in pellegrinaggio spendono in ristoranti e bar della zona, compreso quel Valentino Caffè che con il campione è pure finito in tribunale, causa stampa di magliette taroccate. Ma anche la super multa che Valentino deve pagare per mettere in pace coscienza ed esattori del fisco. Proprio in questi giorni a casa Rossi — quella vera, non quella di Londra che serviva solo per non pagare le tasse — è arrivato il conto finale dell’agenzia delle entrate: 43 milioni di euro pagabili in comode rate, 8 milioni in più della prima stima.

Nessun errore, solo che a fare bene i conti, tra premi e sponsor, è venuto fuori che i guadagni del dottore erano ancora più generosi del previsto. Il paese tutto sta con Valentino, ci mancherebbe. E chi se le scorda quelle feste in piazza Dante, con il maxi schermo, l’inno di Mameli e le campane che vanno a tutta perché pure il parroco un occhio al Gp lo butta volentieri? Anche il sindaco sta con l’eroe. E forse adesso avrà qualche motivo in più. Una parte di quei 43 milioni di euro andrà a finire proprio nelle casse della sua amministrazione. È l’addizionale comunale, una prima tranche di 500 mila euro. Una specie di vincita al Superenalotto per un paesino che ha un bilancio di 5 milioni di euro. Ma il professor Bruno Del Moro — pensionato, sindaco dal 2004 per il Pd — non fa mica i salti di gioia. Sarà che è appena rientrato da una battuta di caccia andata un po’ così, solo un colombaccio, ma quella manna dal cielo per lui «è solo una boccatina d’ossigeno». Che ne farà? «Da noi ci sono tanti anziani, pensano tutti alla vita ultraterrena. Mi chiedono di sistemare il cimitero». Lui invece — fama da burbero, in realtà gentilissimo — pensa al qui e ora: «Vorrei costruire una bella palestra comunale». E magari chiamarla palestra Valentino Rossi? «Buona idea, ma se ci dà una mano con i soldi, intendo oltre a quelli che deve al fisco. Lui potrebbe, ci ha aiutato già tante volte».


Nella lista del sindaco ci sono la sistemazione delle strade e anche una scuola: «Potremmo completare le elementari che servono due frazioni, Rio Salso e Padiglione. Ma basteranno i soldi?». Il sindaco torna a pensare a quell’unico colombaccio nel suo carniere, mezzo vuoto come la cassa in municipio: «Per i Comuni, tutti i Comuni, sono tempi di magra. La Finanziaria ci taglia i fondi e intanto le spese aumentano. Per dire, i servizi sociali ci hanno messo a carico una signora con tre figli: dovere, per carità, ma ci costano 70 mila euro l’anno». Ecco, forse la multa del campione si trasformerà in latte, affitto e pannolini
Vale e la supermulta, pioggia di soldi su Tavulliaultima modifica: 2008-10-12T16:26:06+02:00da
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