L’americano, 55 anni, insegna all’università di Princeton. Studia modelli di commercio e la localizzazione delle attività economiche. Critico della politica economica di Bush
Paul Krugman |
STOCCOLMA – Il premio Nobel per l’economia è stato assegnato all’americano Paul Krugman per i suoi studi sui modelli di commercio e sulla localizzazione delle attività economiche. Krugman, 55 anni, è un neokeynesiano che insegna all’Università di Princeton ed è un noto editorialista del New York Times. Krugman è uno dei maggiori critici delle scelte in economia e politica estera dell’amministrazione Bush.
AVEVA PREVISTO CRISI – Pochi mesi dopo gli attentati dell’settembre 2001, nei giorni in cui falliva Enron, Krugman aveva previsto in un editoriale pubblicato sul New York Times che il secondo evento sarebbe stato più determinante del primo, in termini di conseguenze sulla storia degli Stati Uniti. Una previsione che scatenò non poche polemiche e che per anni venne rinfacciata all’economista, ma che ora si è rivelata esatta. «Sono sorpreso e anche un po’ scioccato per la velocità con cui il ricordo degli scandali come il collasso di Enron o Worldcom sono scomparsi dall’attenzione del pubblico», aveva dichiarato Krugman alla fine del 2002.
STILE AGGRESSIVO – Secondo Lorenzo Bini Smaghi, del comitato esecutivo della Banca centrale europea, Krugman è un «economista di grande valore», ma anche un divulgatore con uno stile «molto aggressivo, particolarmente critico contro gli eccessi di liberismo dell’amministrazione Bush».