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Porta Romana, frontale fra tram, 23 feriti

Passeggeri sotto choc, traffico in tilt in tutta la zona, il Sirio della linea 9 proveniente da viale Bligny è deragliato all’altezza di viale Sabotino ed è finito contro il 29/30
 
MILANO – È di 23 feriti leggeri il bilancio dello scontro tra due tram delle linee 9 e 29/30 avvenuto lunedì mattina, alle 9.23, in viale Bligny all’angolo di viale Sabotino. Sono rimasti feriti 23 passeggeri: 9 in codice giallo e 14 in codice verde, in via di dimissione. Codice verde anche per i due conducenti: Mario M., 34 anni, dal 1997 dipendente Atm e alla guida del Sirio in servizio sulla linea 9, e Rosario N., 36 anni, in Atm dal 2002, alla guida del 29/30. Soprattutto a bordo del tram più vecchio, il 29/30, si è scatenato il panico: le porte non si sono aperte per almeno un minuto e i passeggeri battevano con forza sui vetri. Sotto choc, sono stati poi soccorsi. Immediate le ripercussioni dell’incidente sul traffico in zona, andato subito in tilt.

 
 
 
 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
L’URTO – Il tram della linea 29/30, una delle storiche vetture «Carrelli», è stato colpito quasi frontalmente dall’altro tram, un Sirio di nuova generazione (di colore verde) della linea 9. I mezzi dell’Atm stanno procedendo allo sgombero delle carrozze per potere ripristinare le linee 9, 24 e 29/30 che sono state nel frattempo sostituite da bus tra Piazza Cinque Giornate e Porta Ludovica. La parte frontale del jumbo è molto danneggiata, mentre il vecchio tram è stato colpito di tre quarti a pochi centimetri dalla cabina del conducente. Secondo le testimonianze raccolte tra i residenti, non è il primo inconveniente che accade allo stesso angolo.
LE CAUSE – «Le cause dell’urto tra i due tram possono essere attribuite al malfunzionamento dello scambio o a un errore umano»: questa la valutazione di Roberto Massetti, direttore generale delle operazioni dell’Atm. A testimoniare il fatto che il jumbo tram abbia improvvisamente svoltato verso il centro città invece di proseguire diritto è stato anche il semaforo da tram, chiamato in gergo «lanterna», che a due ore dall’incidente ancora indicava la direzione a sinistra invece che diritto.
AL TELEFONO? – L’Atm non conferma né smentisce che uno dei due autisti fosse al telefono al momento dell’incidente, ipotesi circolata senza alcuna testimonianza diretta tra i molti curiosi che si sono fermati sulla scena dello scontro. «È vero che a volte i nostri conducenti – prosegue il portavoce dell’azienda – si trovano al telefono mentre guidano, ma lo fanno autorizzati, su nostra indicazione per tenersi in contatto con la sala operativa». Intorno alle 11 è giunto sul luogo dell’incidente anche Roberto Massetti, direttore generale operazione dell’Atm.

I DANNI – Fin dalle 9.35 sulle linee 9 e 29/30 è stato predisposto un servizio sostitutivo che ha consentito di ridurre i disagi; la circolazione è tornata regolare alle 12.46. I due tram, che erano incastrati uno dentro l’altro, sono stati separati. Il jumbo presentava il parabrezza fortemente incrinato e circa un metro di lamiera all’altezza della cabina del conducente completamente sfondato. Notevoli i danni sul vecchio tram, interamente in ferro: circa quattro metri di lamiere rientrate di quasi un metro, tutti i finestrini corrispondenti completamente distrutti.

IL SEMAFORO – I tecnici hanno preso in esame il sistema scambio/semaforo: i primi test hanno confermato l’efficienza del sistema, che tra l’altro è di nuova generazione ed è dotato di tre livelli di sicurezza. Al controllo a vista si aggiunge infatti un binario per la svolta, che instrada i tram prima dell’incrocio, e un semaforo specifico che evidenzia ai conducenti il senso di marcia nel quale stanno viaggiando.

IL CODACONS – «Il presidente di Atm Elio Catania, per coerenza, deve dare le dimissioni», afferma in una nota il Codacons. «Se, come ha dichiarato settimana scorsa, i guasti che si verificano sono il prezzo che la città e l’azienda pagano per 10 anni di mancati investimenti nell’ammodernamento delle infrastrutture, questo significa che per Catania è normale ed inevitabile che prossimamente si verifichino altri incidenti. Ma se una rete di trasporto pubblico non è nemmeno in grado di garantire gli standard minimi di sicurezza ai passeggeri, o l’Atm chiude fino a che gli investimenti non produrranno gli effetti desiderati, o cambia presidente».
 

 

Porta Romana, frontale fra tram, 23 feritiultima modifica: 2008-10-13T16:59:48+02:00da
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