Portofino L’erede della contessa Vacca Agusta: ora faccio solo il papà, come Cofferat. La Finanza: «Paghi 20 milioni per il tesoretto di Mani pulite» . Gli esattori a caccia di mobili e quadri di valore. «Ma qui sono in affitto da una società». Potrebbero portargli via la Porsche
GENOVA — Alle sei di pomeriggio la Guardia di finanza se ne va da Villa Altachiara, Maurizio Raggio sospira ma non è tranquillo: «Domani tornano» dice «però si fermeranno poco ». Ieri mattina gli incaricati di Equitalia e le Fiamme Gialle hanno fatto un blitz nella villa di Portofino a picco sul mare, già dimora di Lord Carnavorn, scopritore della tomba di Tutankhamon, e in tempi assai più recenti della contessa Francesca Vacca Agusta. Hanno notificato a Raggio cartelle esattoriali per 20 milioni di euro, mai pagate, e relativo pignoramento: «Gli ho spiegato — dice Raggio — che io non sono il proprietario né della villa né degli arredi, qui sono in affitto. Alla fine un tizio di Equitalia mi ha detto: allora mi dia l’orologio». Reazione di Raggio: «Sta scherzando? ». Poi la capitolazione: «Me lo sono sfilato, il Rolex d’acciaio che mi ha regalato quindici anni fa mia madre, e gliel’ho dato. A quei barboni».
Notizie ufficiose, ieri, parlavano di gioielli, mobili antichi e ottanta quadri impacchettati per essere portati via. L’interessato ride: «Qua di impacchettato non c’è niente. Ottanta quadri neanche ci sono a Villa Altachiara. E niente di antico o di grande valore. Si sono dovuti convincere che di mio c’è ben poco e ci sono rimasti male». La squadra di Fiamme Gialle, esattori Equitalia e ispettori delle Entrate è migrata fra Villa Altachiara (sul promontorio) e la Gritta (in banchina) alla ricerca di qualcosa che fosse di Raggio, oltre il Rolex. La Gritta è della sorella, lui ha una piccolissima quota, la villa (30 stanze, mille metri quadrati) è del trust inglese Elleby che sta tentando di venderla. Tredici trattative sono andate male: otto russi, un cosacco, tre inglesi e un istituto svizzero si sono ritirati davanti ai 45 milioni di euro che sarebbero stati richiesti. Alla fine nella maglia della Finanza potrebbe finire la Porsche, personalizzata e targata MR.
«La cartella da venti milioni — spiega Raggio — si riferisce al periodo di Mani Pulite. Alle operazioni estero su estero». È il famoso tesoretto di Craxi . «Il fisco è andato a spulciare e adesso mi chiede le tasse. Un’assurdità. Quelle operazioni sono state giudicate illecite, io condannato. Allora, se uno rapina una banca ci deve pagare le tasse? ».
Raggio è l’erede della contessa Agusta, precipitata in mare proprio da Villa Altachiara l’8 gennaio del 2001. Sette anni dopo, cosa fa? Come Cofferati. «Davvero anche lui vuol fare solo il papà? Ha ragione». E va a giocare con il figlioletto di cinque anni.