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Treno deragliato: «L’abbiamo fatto per gioco»

Il grave atto vandalico domenica 12 ottobre. Denunciati. Confessano tra le lacrime due liceali minorenni: hanno ostruito i binari e poi sono saliti a bordo per assistere allo schianto
 
 
 
 
Il treno deragliato
                                              
 
 
 
COMO – Volevano provare l’ebbrezza di veder schizzare in frantumi i blocchetti di cemento che poco prima avevano posizionato sui binari insieme a grate di ferro, all’interno della galleria fra Ponte Lambro e Caslino d’Erba (Como), e così anche i due autori dell’atto vandalico, due ragazzi di 15 anni, sono saliti sul primo treno in partenza dalla stazione vicina. Ma non hanno calcolato che le due griglie di ferro messe di traverso avrebbero potuto impigliarsi tra le ruote della motrice e il treno deragliare. Ed è proprio quanto è successo domenica scorsa e solo la bassa velocità (50 km/h) a cui viaggiava il convoglio, con a bordo 200 passeggeri, ha evitato il ribaltamento del treno in un tratto di ferrovia curvilineo.
Lo ha raccontato stamattina il comandante della Polizia giudiziaria del Compartimento Polizia Ferroviaria di Milano, Angelo Laurino, che ieri, insieme al collega della Polfer di Como Michele Pensato, su indicazione «di una fonte confidenziale» ha individuato un ragazzo che «ha negato di essere stato lui, ma ha indicato un coetaneo che una volta nei nostri uffici prima ha negato ma poi è crollato e ha indicato anche il suo complice». Non avevano pensato di costituirsi, i due studenti liceali, e solo durante l’interrogatorio negli uffici di polizia a Ponte Lambro hanno cominciato a rendersi conto di quanto commesso: «Si sono spaventati – ha raccontato Laurino – e hanno pianto».
Davanti ai loro padri, onesti operai ignari di tutto, che «non volevano credere alle loro orecchie» e che gli agenti hanno dovuto «trattenere» dal dare una lezione seduta stante, i due adolescenti hanno raccontato di averlo fatto «per passatempo, per gioco». Un gioco che costa loro una denuncia a piede libero per attentato alla sicurezza dei trasporti nell’inchiesta – in atto per altri accertamenti – di cui sono titolari i pm di Como, Massimo Astori, e del Tribunale dei minori di Milano, Maria Teresa Latella.
Già nel passato, i due – residenti uno a Ponte Lambro e l’altro ad Erba, nel comasco – avevano provato il brivido di nascondersi in una delle quattro nicchie della galleria lunga 390 metri e guardare sfrecciare i treni a poca distanza da loro. Poi era seguita un’escalation, su imitazione di altri adolescenti del loro gruppo: prima i sassi sui binari, poi i blocchetti di cemento e infine le griglie di ferro. Anche in quest’occasione i due ragazzi si sono incontrati a Ponte Lambro, sono entrati nella galleria e si sono nascosti in una nicchia, dove hanno atteso il passaggio di un treno; poi hanno raccolto le canaline di cemento e le grate e le hanno posizionate sui binari, sono usciti dalla galleria e a piedi sono arrivati alla stazione di Caslino d’Erba, dove hanno spostato una telecamera posizionata su una rampa di scale per non essere ripresi. Poi sono saliti sul primo treno in arrivo. Per vedere che effetto che fa. Poco dopo il botto e il deragliamento della motrice. Grande spavento, nessun ferito e tante tracce lasciate dai due autori della bravata da consentire alla Polfer di risolvere il caso in 48 ore.
 
PS. Ma sono proprio dei dementi, mettere a repentaglio la vita delle persone solo per un gioco stupido. Ora la giustizia dovrebbe fargli pagare l’intero danno e i genitori dovrebbero dargli una lezione esemplare, questi sono dei deficenti in piena regola. 
Treno deragliato: «L’abbiamo fatto per gioco»ultima modifica: 2008-10-15T16:20:15+02:00da
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