L’attrice denunciata nell’agosto 2007 per danni alle bellezze naturali: lei voleva lasciare un ricordo artistico, rischia una multa fino a 10 mila euro
OBLAZIONE DEL REATO – Il suo legale, Gerolamo Orecchioni, ha chiesto al giudice del Tribunale di Tempio Pausania, Marco Contu, l’oblazione del reato, cioè l’estinzione dietro il pagamento volontario di una somma. Il giudice si è riservato di decidere e il processo è stato rinviato al 10 febbraio. L’attrice non era presente in aula. All’epoca si era difesa con gli agenti spiegando che il suo gesto non voleva essere un atto vandalico, ma di «voler lasciare un ricordo» offrendo un regalo artistico alla Sardegna. Voleva anche rivolgersi all’allora ministro per i Beni e le attività culturali Francesco Rutelli per evitare che la sua «opera d’arte» fosse rimossa dalle rocce di Portobello. Cosa che in effetti non è accaduta, se non altro perché rappresenta il «corpo del reato». «Siamo molto amareggiati – aveva detto il sindaco Pietro Giorgioni -, ovviamente ora ci muoveremo per eliminare il colore dal granito. Ho acquisito le prime informazioni, ancora non so bene che tipo di materiale sia stato utilizzato. A quanto pare, però, saremo costretti a chiedere l’intervento di un’impresa specializzata e il risultato non è sicuro». E comunque vada a finire quello scoglio nella spiaggia di Li Teggiaccj, uno dei luoghi più suggestivi di Portobello di Gallura, sarà per tutti la «roccia di Eleonora»