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Travolto e ucciso per difendere l’auto Anziano tornava dalla pista da ballo

L’uomo si è aggrappato allo sportello ma è finito sotto le ruote del suo stesso mezzo. Corpo mutilato

 

 

NAPOLI – Morire per difendere la propria auto dall’assalto dei rapinatori. È quanto è successo a Fortunato Montella, vedovo di 67 anni, residente a Trecase. Secondo una ricostruzione dei carabinieri di Casoria, l’anziano, dopo una serata trascorsa a ballare con un’amica, stava percorrendo la Circumvallazione esterna, nei pressi della rotonda di Casavatore, quando è stato affiancato da alcuni malviventi – forse a bordo di una moto o di un’auto – che gli hanno chiesto di fermarsi, probabilmente minacciandolo con un’arma.

L’anziano, un ex operaio della Sirti in pensione, è sceso dall’auto, una Peugeot 206 nuova di zecca, ma quando si è reso conto che i malviventi gli stavano portando via l’automobile si è aggrappato alla vettura e ha tentato di reagire in tutti modi. È stato trascinato per circa cento metri: il suo corpo è stato ritrovato dilaniato, il volto irriconoscibile, un suo braccio a decine di metri di distanza. Uno scempio. Secondo le prime ricostruzioni, l’uomo è finito sotto le ruote della sua stessa vettura. I malviventi si sono poi dileguati, abbandonando la Peugeot.

È lo stesso figlio di Montella a confermare la dinamica: «È stata una rapina finita male, maledetta quell’auto nuova, gli avevamo detto che non era il caso di comprarla».

Travolto e ucciso per difendere l’auto Anziano tornava dalla pista da balloultima modifica: 2008-10-23T23:44:00+02:00da
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