Ma la Cgil ha respinto la proposta di Brunetta sugli aumenti e sul nuovo modello contrattuale. IL MINISTRO: «Al no della Cgil sono abituato»
ROMA – Cisl, Uil e Ugl hanno aderito al protocollo di intesa proposto dal ministro della Pubblica amministrazione e per l’Iinnovazione Renato Brunetta sugli aumenti e il nuovo modello di contratti per gli statali. Per la Confal, la Cse e l’Usae l’adesione è con riserva. La Cgil si è invece detta contraria.
Per quanto riguarda il modello contrattuale è stato deciso di aprire un tavolo tecnico tra le parti per arrivare a linee generali entro metà novembre. Un lavoro, questo, a cui prenderà parte anche la Cgil. La Uil ha precisato che la sua adesione riguarda il rinnovo contrattuale.
CISL – «La Cisl ha aderito al protocollo», spiega in una pausa il segretario confederale della Cisl Gianni Baratta. Un’adesione che non si formalizza ancora in una firma ma che sancisce la disponibilità, come chiarisce il segretario generale del pubblico impiego della confederazione di via Po, «all’impianto da percorrere che ci è stato offerto e che apre una fase che andrá realizzata e giudicata sui fatti concreti». Per la Cisl, infatti, «l’impostazione del documento è utile».
Le regole, infatti, «al contrario del passato sono cambiate perchè sui è aperta una trattativa a risorse date», aggiunge. «Quindi non c’è un euro in più e questo mi preoccupa perchè se in passato il no serviva a spuntare qualche soldo in più, oggi le risorse sono date». Per Brunetta, dunque, «meglio che il lavoratore pubblico abbia in tasca 6 miliardi di euro piuttosto che queste risorse rimangano nelle casse dello Stato». Meglio 6 miliardi di euro di potere d’acquisto in più che niente. Meglio un clima costruttivo che un muro contro muro«, conclude.