Parole e immagini dure: un monito per gli uomini che sstanno dsitruggendo se stessi e il pianeta, un nuovo singolo lanciato in anteprima su internet
Il titolo, «Sognando Chernobyl», non è una semplice provocazione. E il lancio in Rete del videoclip non è soltanto un «promo» per il best in uscita il 28 novembre. Adriano Celentano, anche questa volta ha un messaggio. Sempre più cupo e pessimista, quasi un grido di dolore senza più speranze. Si spiega forse così la scelta di un’anteprima che fosse il più possibile diffusa e fruibile. La scelta, anche per questo, è caduta su Internet e su YouTube, la più popolare bacheca globale. Qui, oltre che sulla pagina di MySpace realizzata per l’occasione, tutti possono vedere e ascoltare il clip di «Sognando Chernobyl» uno dei due inediti della raccolta in uscita.
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Un’immagine del clip di «Sognando Chernobyl» |
DISTRUZIONE GLOBALE – Sullo sfondo di panorami desolati marciano, inquadrati, file di uomini che si muovono verso un futuro senza via d’uscite. Adriano Celentano lancia un disperato monito: «Salteremo tutti in aria», il mondo collasserà dopo a causa dell’energia atomica e per «l’inevitabile scioglimento dei ghiacci». Luoghi come Venezia, una città fantasma nel video, spariranno. E il cancro sarà «portato nelle case dei cittadini». Un brano duro e volutamente difficile, anche nella sua forma musicale. Nel clip Adriano cita Al Gore impegnato nella sua campagna per salvare l’ambiente e il mondo. L’ennesimo messaggio di Celentano è forte ed esplicito. Difficile sapere se servirà: forse dovrebbe essere mostrato ai partecipanti dei prossimi vertici politici, europei e mondiali, nei quali si stabiliranno le tappe effettive della riduzioni delle emissioni nocive. Magari qualcuno ripenserà alle decisioni migliori da prendere prima che sia troppo tardi.