A Bergamo strade e negozi allagati. Vento a 120 km/h nel capoluogo ligure, porto e aeroporto chiusi. Paura a bordo del traghetto Grandi Navi Veloci
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Auto danneggiate a Roma |
LIGURIA – A Genova aeroporto e porto sono stati chiusi, problemi per i collegamenti ferroviari, code in autostrada, malori a bordo di una nave da crociera per una bufera di vento con raffiche fino a 120 chilometri all’ora, e onde alte cinque metri. I maggiori disagi si sono registrati nel levante Genovese e nello Spezzino. Una mareggiata da Libeccio, tra le più violente degli ultimi trent’anni, ha colpito le coste tirreniche e nel porto di Genova si è sfiorata la tragedia: un traghetto con 439 passeggeri e 75 membri di equipaggio della Grandi Navi Veloci, investito da una raffica di 60 nodi, ha rischiato di finire sulla diga foranea mentre, con mare forza 10 ed un motore andato in avaria proprio in quel momento, stava entrando in porto. Una manovra di emergenza ha consentito di evitare la catastrofe ma 37 persone sono rimaste ferite o contuse.
La capitaneria di Genova aveva dato al Fantastic, proveniente da Tangeri via Barcellona, il permesso di entrare in porto, nonostante le proibitive condizioni meteo, poiché la nave aveva subito durante la traversata un’avar ia ad una pinna stabilizzatrice. Mentre la nave era nell’imboccatura, si è improvvisamente spento uno dei motori e il Fantastic, investito dalla raffica, si è messo di traverso. Per evitare l’urto con la diga frangiflutti, il comandante è stato costretto a dare fondo all’ancora, una manovra veloce di vecchia marineria, dicono gli esperti. Durante le violente rollate (la nave si è inclinata di oltre venti gradi) a bordo è scoppiato il panico.
La capitaneria di Genova aveva dato al Fantastic, proveniente da Tangeri via Barcellona, il permesso di entrare in porto, nonostante le proibitive condizioni meteo, poichè la nave aveva subito durante la traversata un’avaria ad una pinna stabilizzatrice. Mentre la nave era nell’imboccatura, si è improvvisamente spento uno dei motori e il Fantastic, investito dalla raffica, si è messo di traverso. Per evitare l’urto con la diga frangiflutti, il comandante è stato costretto a dare fondo all’ancora, una manovra veloce di vecchia marineria, dicono gli esperti. Durante le violente rollate (la nave si è inclinata di oltre venti gradi) a bordo è scoppiato il panico
FRIULI – Piogge di intensità monsonica (oltre 300 millimetri) e venti di scirocco da sud-est a oltre 150 km all’ora su ampie zone del Friuli-Venezia Giulia: tetti scoperchiati, strade interrotte per alberi divelti, fiumi in piena che in alcuni casi hanno portato via pezzi di strada. È disperso il conducente di un furgone che, dopo un tamponamento sulla A23, è finito nel fiume Fella in piena presso Chiusaforte (Udine).
LOMBARDIA – Allagamenti a Bergamo: in via Borgo Palazzo l’acqua è arrivata a un’altezza di 40 centimetri e ha invaso un bar. Problemi anche lungo la circonvallazione, dove si sono create code, disagi e vari incidenti.
EMILIA-ROMAGNA – Molto lavoro per i vigili del fuoco con richieste di soccorso soprattutto per alberi e rami caduti. Molti i danni ai tetti e alle automobili in sosta, ma non sono segnalati feriti. Nella mattinata il cielo si è schiarito ma continua a soffiare forte il vento.
LAZIO – Roma è stata colpita mercoledì sera da un altro forte nubifragio dopo quello del giorno prima. Gravi disagi a causa degli alberi caduti, scantinati e negozi allagati, strade chiuse al traffico. Le zone piu colpite sono i quartieri Montesacro, Monteverde e Cinecittà.
CAMPANIA – Oltre ottanta interventi dei Vigili del fuoco a Napoli e provincia. Alberi e calcinacci caduti a Pozzuoli, Torre Annunziata, Calata Capodichino e Agnano. Interventi anche a Ischia e Capri.
SICILIA – Una tromba d’aria si è abbattuta nella notte a Raffadali, in provincia di Agrigento. I danni secondo una prima stima sono ingenti: alberi sradicati, tetti scoperchiati, cassonetti della spazzatura rovesciati, un’auto schiacciata, fili e pali della luce divelti.