Quattro persone hanno sparato a 5 ragazzini di 12, 13, 14 e 16 anni ferendoli a braccia e gambe, ignoti i moventi del raid avvenuto nel quartiere di secondigliano
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Agenti della polizia fanno rilievi davanti al circolo teatro dell’agguato |
NAPOLI – La camorra spara anche ai ragazzini. Cinque minorenni sono rimasti feriti questa notte a Napoli, nel quartiere Secondigliano, in una sparatoria avvenuta per cause ancora non chiarite. Si è trattato di un vero e proprio agguato: gli aggressori hanno volutamente mirato alle gambe. Non volevano uccidere ma dare un avvertimento sanguinoso e feroce. Quattro dei cinque – di 12, 13, 14 e 16 anni – sono stati feriti agli arti inferiori. Un quinto ragazzo, anch’egli sedicenne, è stato invece raggiunto da un proiettile ad un braccio. Solo il quattordicenne è stato medicato in ospedale e poi dimesso; gli altri sono tutti ricoverati con prognosi variabili fra i dieci giorni ed un mese. A sparare, secondo gli accertamenti della polizia, sono state quattro persone che viaggiavano su due ciclomotori e che avevano i volti coperti da caschi integrali da motociclista. L’agguato – sono stati esplosi complessivamente circa 30 colpi di pistola – è avvenuto in via Abate Desiderio, davanti al circolo ricreativo Zanzi Club. Sui motivi indaga il commissariato di Secondigliano.
IL CONTESTO – Tre dei cinque ragazzi feriti a Secondigliano, sono nipoti del gestore del circolo ricreativo Zanzi Club di via Abate Desiderio di Secondigliano, un uomo con precedenti penali. Il circolo è stato sequestrato. I ragazzi sono tutti incensurati ma vengono definiti «figli d’arte» in quanto provenienti da famiglie già note alle forze dell’ordine. I cinque non hanno riportato ferite gravi: hanno prognosi che vanno dai dieci giorni ad un mese. Secondo gli investigatori chi ha sparato non aveva intenzione di uccidere: si è trattato con molta probabilità di un «avvertimento».