Polemica anche sul risarcimento delle vittime della strage di CIVITELLA. La stampa tedesca critica il Colle per il discorso di El Alamein. Frattini insorge: «Ne discuteremo con Berlino»
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Il capo dello Stato depone una corona d’alloro al sacrario di El Alamein (da Quirinale.it) |
FRATTINI – «Credo che si debba commentare con profondo rammarico le parole nei confronti del presidente Napolitano che ha espresso un pensiero che tutti gli italiani, senza eccezioni, condividono», ha Frattini prima di partire per il consiglio straordinario dei ministri Ue a Marsiglia. Frattini ha parlato di «affermazioni gravi e inaccettabili». L’articolo del quotidiano tedesco, secondo Frattini, merita un commento sebbene «non sia abitudine del ministero degli Esteri» replicare alla stampa. Il responsabile della Farnesina ha ribadito «i rapporti continui e intensi di grande amicizia con la Germania», ricordando che l’Italia rispetta comunque «la decisione di qualunque Stato di rivolgersi alla Corte internazionale. Troveremo sicuramente il modo di parlare di questo con Berlino». Sabato infatti il governo tedesco ha fatto ricorso a una corte internazionale contro la sentenza della giustizia italiana.
FAZ – Domenica la Faz, in un articolo intitolato «Si continua a sparare», aveva scritto: «Per alcuni in Italia la seconda guerra mondiale non è ancora finita, non lo è per il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, e nemmeno nel Palazzo di Giustizia di Roma». Il quotidiano se la prende in particolare con il discorso pronunciato da Napolitano a El Alamein sulla «insostenibilità delle motivazioni e degli obiettivi dell’impresa bellica nazi-fascista». «Da membro fedele dell’ex Pci, Napolitano ha continuato a condurre la guerra con mezzi politici quasi 70 anni dopo quegli eventi nell’evidente convinzione che il nazifascismo in Italia non può essere così morto da non dover continuare a essere perseguito». La Faz ha criticato anche l’autocompiacimento con cui gli organi d’informazione italiani «si sono affrettati a comunicare al popolo la lieta novella della possibile manna in arrivo dal nord» grazie alla sentenza della Cassazione. E ha osservato che, mentre «sfodera di nuovo la clava dei crimini nazisti» contro la Germania, l’Italia dovrebbe ricordarsi di non esser «stata solo vittima» di una guerra in cui «gli italiani entrarono con entusiasmo». Salvo poi fare la Resistenza – sostiene ancora il quotidiano tedesco – con attentati e azioni che spesso esponevano a dure rappresaglie la popolazione.