I carabinieri indagano: si pensa ad atto di bullismo o a regolamento di conti. Sandro Peisino, 37 anni, era stato aggredito in un giardinetto il 9 novembre scorso per motivi misteriosi
TORINO – Picchiato in modo selvaggio e costretto in un letto di ospedale per nove giorni. Fino al decesso, avvenuto martedì scorso. È giallo a Torino intorno alla morte di Sandro Peisino, un disoccupato di 37 anni. I carabinieri della Compagnia di Mirafiori e del nucleo investigativo stanno cercando eventuali testimoni dell’aggressione avvenuta due domeniche fa.
AUTOPSIA – Oggi è stata eseguita l’autopsia, ma il medico mantiene il più stretto riserbo. Per quanto riguarda il movente potrebbe trattarsi di un gesto di bullismo o, forse, di un raid punitivo dietro al quale si nascondo motivi ben precisi: i militari dell’Arma, coordinati da pm Sabrina Noce, non escludono nessuna pista. Peisino è stato aggredito la sera del 9 novembre, in un giardinetto del popolare quartiere di via Malta. Non gli sono stati portati via i pochi soldi che aveva in tasca e non aveva con sè il telefono cellulare. Indizi che escludono quindi l’ipotesi della rapina. «Lo hanno insultato, circondato e picchiato», hanno riferito ai militari dell’Arma alcuni residenti che avevano chiamato il 112. La vittima, separato e con un figlio, soffriva da qualche tempo di depressione.