Nel messaggio in onda sulle reti del gruppo di murdoch da oggi si attacca la decisione del governo e si invita a scrive re una mail al premier di protesta
MILANO – Non si placa la polemica suscitata dall’inasprimento dell’Iva sulla pay tv. Misura contenuta nel decreto anticrisi e che ha generato l’immediata reazione di Sky tv che è il principale soggetto colpito dall’inasprimento dell’imposta che è passata dal 10% al 20%.
Ilaria D’Amico |
Con gli abbonati che potrebbero di conseguenza venir costretti a pagare fino a quasi 80 euro l’anno. Un fatto che ha sorpreso per primo l’amministratore delegato di Sky Italia Tom Mockridge.
La tv del magnate Rupert Murdoch è però passata all’immediato contrattacco. Prima con l’intervento in diretta prima delle partite della domenica di una delle star della pay tv Ilaria D’Amico e poi con uno spot in cui attacca direttamente i responsabili del provvedimento il premier (e maggiore azionista di uno dei principali gruppi televisivi concorrenti, vale a dire Mediaset) Silvio Berlusconi e il ministro dell’Economia Giulio Tremonti.
LO SPOT – Nello spot si vedono immagini di una conferenza stampa della Presidenza del Consiglio con Berlusconi e Tremonti a cui si succedono altre, tratte da programmi Sky, con il testo che recita: «In una fase di crisi economica i governi lavorano per trovare una soluzione che aumenti la capacitá di spesa dei cittadini e sostenga la crescita delle imprese. Il governo italiano ha annunciato invece una misura che va nella direzione opposta: il raddoppio delle tasse sul vosto abbonamento a Sky che va dal 10 al 20%».
Non è finita. Il testo dello spot prosegue: «Un aumento delle tasse per 4 milioni e 600 mila famiglie. Questo, anche se durante la scorsa campagna elettorale il governo aveva promesso di non aumentare le tasse alle famiglie italiane. Dal 2003 Sky ha costantemente investito in Italia trainando la crescita dell’intero settore televisivo, senza utilizzare sussidi da parte del governo creando migliaia di nuovi posti di lavoro ma soprattutto offrendo a tutti gli italiani la possibilitá di scegliere i programmi televisivi che preferiscono in piena libertá». «Se il Parlamento non lo bloccherà – conclude lo spot- questo aumento delle tasse sul vostro abbonamento Sky entrerá in vigore il prossimo 1 gennaio. Se credete che questa decisione sia sbagliata scrivete una mail a: segreteria.presidente@governo.it. Per dire al governo la vostra opinione».