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Allarme per il latte «alla spina»

DOCUMENTO DI INFORMAZIONE ALLE REGIONI SULLE NORME DI SICUREZZA. Segnalati nove casi di infezione renale in bambini. Francesca Martini: «Bollirlo sempre»

 

 

 

Un distributore di latte crudo alla spina
E’ allarme per il latte crudo, quello cioè in vendita nei distributori «alla spina» in molte città italiane. Sarebbero infatti al momento nove (sei nel 2008 e tre nel 2007) i casi di sindrome emolitica uremica , una grave malattia renale provocata nei bambini dal batterio Escherichia coli O157 «collegati» al consumo di latte crudo., secondo quanto riferito dal direttore generale della Sicurezza alimentare e nutrizione del ministero della Salute, Silvio Borrello.
Borrello ha inoltre precisato di aver inviato un documento alle Regioni nell’ottobre scorso sulla corretta applicazione dell’intesa fra Regioni e Governo relativa ai controlli igienico-sanitari sulla distribuzione di latte crudo. La nota, ha aggiunto, prevedeva che gli animali nei quali fosse risultato presente il batterio Escherichia coli O157 avrebbero dovuto essere definitivamente eliminati dal circuito della produzione di latte crudo.

BOLLIRLO SEMPRE – In attesa che gli incontri con il Consiglio superiore di Sanità e con il ministro delle Politiche Agricole, Luca Zaia, facciano chiarezza sul futuro utilizzo dei distributori di latte crudo non pastorizzato, il sottosegretario alla Salute, Francesca Martini, ha lanciato un allarme di tipo sanitario su questo tipo di distributori e un conseguente consiglio rivolto ai consumatori. «È assolutamente necessario- ha spiegato parlando con i giornalisti al ministero della Salute- che il latte consumato» ed erogato da questi distributori automatici «venga prima fatto bollire».
A tale scopo sarà messo in atto un «provvedimento di informazione» che dovrà contenere indicazioni rivolte alle Regioni e alle associazioni di categoria perchè i distributori di latte crudo (che secondo indagini in corso sono circa 2mila in tutta Italia) «abbiano in evidenza l’informazione che il latte crudo non è pastorizzato e che non ha quindi subito trattamenti volti ad eliminare eventuali agenti patogeni potenzialmente pericolosi per la salute umana». E soprattutto, ha aggiunto Martini, «deve essere chiaro che il latte crudo non pastorizzato deve essere assunto solo dopo la bollitura».

Allarme per il latte «alla spina»ultima modifica: 2008-12-04T16:38:00+01:00da
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