Ha lanciato l’Sos dopo essere rimasta intrappolata nel ghiaccio, «La nave sta imbarcando una quantità minima di acqua e perdendo combustibile»: 127 a bordo
La «Ciudad de Ushuaia» |
È accaduto attorno a mezzogiorno ora locale (le 15 in Italia) e il capitano è stato costretto a inviare immediatamente un segnale d’allarme satellitare. »Tutti bene, ma stiamo imbarcando acqua e perdendo combustibile da due cisterne«, ha fatto sapere lo stesso capitano Jorge Aldengueri. Messaggio captato dalla base antartica argentina Comodoro Marambio, situata a 300 chilometri a sud ovest del luogo del incidente, la splendida Bahia Guillermina, non lontana dall’isola Brabante. Ed altrettanto immediatamente, il Centro di coordinamento delle ricerche e dei salvataggi marini della Base navale della marina argentina della città di Ushuaia, capitale della Terra del Fuoco, ha dato il via alle operazioni di soccorso.
SOCCORSI – Un dispiegamento di prim’ordine anche alla luce del fatto che, come non mai, per l’Argentina, la stagione delle navi da crociera e perfino delle mega-navi si annuncia, nonostante la crisi, eccezionale: in pratica 124 imbarcazioni, il 25% in più dell’anno scorso, quasi la metà delle quali, appunto, avranno come meta l’Antartide.
L’EVACUAZIONE – Intanto il capitano della «Ciudad de Ushuaia», Jorge Aldegueri, ha assicurato al quotidiano «Clarin» che la nave sarà evacuata il prima nelle prime ore dell’alba di venerdì da due imbarcazioni della marina militare cilena. Quando, attorno al mezzogiorno locale (le 15 in Italia), attraverso un segnale di allarme satellitare inviato dalla «Ushuaia», la marina argentina è venuta a conoscenza dell’incidente, ha immediatamente dato il via alle operazioni di soccorso, facendo partire una nave passeggeri verso il posto, chiedendo l’appoggio della marina cilena ed inviando un aereo a perlustrare la zona. La nave è stata costruita 40 anni fa dall’Agenzia statunitense per le ricerche oceanografiche e poi trasformata in una di lusso con 41 cabine e suite.