«Situazione peggiorerà prima della ripresa». Calo più pesante dal dicembre del 1974, l’indice di disoccupazione sale al 6,7%. Bush: «preoccupato per industria auto, non escludo fallimenti»
Impiegate licenziate |
DISOCCUPAZIONE AL 6,7% – Negli Stati Uniti dunque, nel solo mese di novembre, si sono persi ben 533.000 posti di lavoro, il calo più importante dal dicembre del 1974. Molti di più di quanti erano attesi dagli analisti, che ne prevedevano 350.000. L’indice di disoccupazione sale così al 6,7% dal 6,5% di ottobre. Si tratta del massimo livello dall’ottobre del 1993. Livello che sarebbe stato ancora più alto se molti aspiranti lavoratori non si fossero cancellati dalle liste di collocamento, perché hanno smesso di cercare un’occupazione.
PERSI 1.256MILA POSTI IN TRE MESI – A ottobre il calo è stato di 320.000 unità (dato rivisto dagli iniziali -240.000 posti) e a settembre di 403.000 unità (dato rivisto dagli iniziali -284.000 posti). Ciò significa che negli ultimi tre mesi l’economia americana ha perso ben 1,256 milioni di addetti e oltre 2 milioni di lavoratori dall’inizio dell’anno.
COLPITA L’INDUSTRIA – Più in dettaglio, nell’industria sono state cancellate 85.000 posizioni
(-104.000 a ottobre) di cui 13.100 solo nel settore auto. Pesante il bilancio anche nel settore dei servizi dove sono state eliminate 370.000 posizioni più del doppio rispetto alle 153.000 cancellate a ottobre. Nel comparto delle costruzioni si sono registrati 82.000 occupati in meno e in quello finanziario sono stati cancellati 32.000 posti.