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Consumi ancora in discesa, ma l’italiano non rinuncia a Superenalotto e cellulare

Si acquistano meno automobili e vestiti, niente ristorante. Ma la domanda di beni e servizi ricreativi sale del 2,4%,  dati Confcommercio relativi al mese di ottobre

 

 

Nonostante la crisi gli italiani non rinunciano al Superenalotto, ai telefonini e ai prodotti per la persona. Ma acquistano sempre meno auto, vestiti e rinunciano sempre più al ristorante. È quanto emerge dall’indicatore dei consumi di Confcommercio relativo al mese di ottobre. Interrompendo una tendenza che durava da mesi, la domanda di beni e servizi ricreativi fa registrare un aumento del 2,4% dovuto principalmente alla forte crescita della spesa per giochi a premi, soprattutto del Superenalotto per il quale, a fronte del montepremi in palio arrivato a oltre 100 milioni, la spesa è aumentata a ottobre di circa il 230% rispetto alla media mensile degli ultimi due anni. Continuano a tirare anche i telefonini e i computer di ultima generazione: la domanda si è confermata la componente più dinamica della spesa delle famiglie, con una variazione del +6,6%. Ma finiscono nel carrello della spesa anche le creme e i prodotti di bellezza, con un aumento delle quantità vendute (+2,3% in termini tendenziali) determinato prevalentemente dalla domanda di prodotti farmaceutici.

 

Il Superenalotto traina i consumi
AUMENTANO PREZZI – Ma in generale i consumi sono in calo e registrano l’ottava flessione consecutiva, chiudendo i primi dieci mesi dell’anno con una diminuzione del 2,1% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. «Un dato che rafforza ulteriormente la tendenza al ridimensionamento dei consumi da parte delle famiglie – commenta Confcommercio – che prosegue senza soluzione di continuità». A ottobre la variazione dei consumi “in valore”, includendo dunque anche la dinamica dei prezzi che nel mese registrano un aumento del 2,3%, è pari al +0,2%. Nei primi dieci mesi dell’anno, a fronte di una crescita dei prezzi del 2,7% e una diminuzione delle quantità dei consumi del 2,1%, la crescita dei consumi è di appena mezzo punto percentuale. «Le prospettive per i prossimi mesi – spiega Confcommercio – sono poco incoraggianti, vista anche la sensibile riduzione registrata a novembre da parte degli ordinativi delle aziende che lavorano su commessa (-3,2% su ottobre)».

AUTO E ALIMENTARI – Il calo della domanda per i beni ad ottobre è del 3,1% mentre per i servizi si registra una crescita dello 0,7%. Particolarmente accentuata la flessione per il settore dell’auto: la domanda di beni e servizi per la mobilità è diminuita del 13,8%, rispetto ad ottobre 2007, «dovuta al permanere di una situazione fortemente critica – sottolinea Confcommercio – per gli acquisiti di autovetture e motocicli da parte delle persone fisiche». Male anche la spesa per il trasporto aereo. Pesante il calo negli alimentari e tabacchi: le quantità di consumi nel settore a ottobre hanno registrato una flessione del 2,8% e il calo nei primi dieci mesi del 2008 è del 3,5%.

Consumi ancora in discesa, ma l’italiano non rinuncia a Superenalotto e cellulareultima modifica: 2008-12-06T12:02:02+01:00da
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