Il sindaco: si sta predisponendo l’evacuazione del Coni. Il fiume potrebbe esondare dopo le 18. Alemanno ai cittadini: «Restate a casa»
ROMA – La Capitale è in ginocchio per il maltempo. Dopo i forti disagi registrati nell’intera giornata di giovedì a causa del maltempo, è scattato il piano d’emergenza in vista dell’arrivo della piena del Tevere, anche se al momento non è ancora stata disposta l’evacuazione di migliaia di cittadini dei quartieri della zona nord della capitale che potrebbero essere interessati dalla fuoriuscita dell’acqua dal fiume. L’ora prevista per l’arrivo della piena è tra le 18 e le 20, sei ore dopo rispetto alle previsioni di giovedì. Il ritardo, rende noto la Protezione Civile, è dovuto al fatto che il fiume ha rallentato a causa di piccole esondazioni a Magliano Sabino e Orte. Dopo le 11 l’Aniene è esondato e la via Tiburtina è stata allagata e chiusa al traffico tra ponte Mammolo e il Grande raccordo anulare mentre la pioggia continua a cadere incessantemente. E intanto tre barconi hanno mollato gli ormeggi e vagano alla deriva sul fiume. E il sindaco invita i cittadini a restare a casa e a non andare a lavorare.
RIGURGITI DALLE FOGNE – Per quanto riguarda la Capitale gli esperti non prevedono una vera e propria esondazione del Tevere ma dei rigurgiti dalle fogne. In pratica si attende una fuoriuscita dell’acqua dai tombini con un lento e graduale innalzamento del livello sulla sede stradale. Una situazione dovuta al fatto che le fogne non riescono più a convogliare l’acqua al fiume. Le zone interessate sono quelle del Prima Porta, Flaminio, Villaggio Olimpico, Ponte Milvio, Ponte Galeria, Magliana e Fiumicino (foce Tevere) ed è stato istituito un numero di assistenza dedicato esclusivamente alle persone disabili (06/67109200). Attualmente il livello del fiume al Porto di Ripetta è di 11,82 metri. Dopo la morte di una donna giovedì a Monterotondo, alle porte della capitale, travolta dall’acqua nella sua auto in un sottopasso allagato, gli interventi di soccorso sono proseguiti per tutta la notte a Roma e nei dintorni: due persone che erano rimaste con l’auto in panne in un sottopasso allagato tra via Anticoli e via Tiburtina sono state tratte in salvo alle 5 di venerdì mattina dai vigili del fuoco e dalla polizia.
EMERGENZA BARCONI – A causa del continuo aumentare del livello del fiume tre barconi hanno mollato gli ormeggi sul Tevere all’altezza di Castel Sant’Angelo, a due passi dalla Città del Vaticano. I vigili del fuoco sono intervenuti mentre i natanti ,in balia della corrente, urtavano contro le arcate dei ponti. Per misura precauzionale i vigili urbani hanno interdetto il passaggio pedonale su alcuni ponti nel centro della città. In questo momento però è impossibile togliere tutti i barconi presenti lungo il fiume (probabilmente una sessantina di strutture), perchè si tratta di veri e propri impianti, che andrebbero smontati. Se le imbarcazioni fissate alla banchina si staccassero, ostruendo le vie di passaggio, il livello dell’acqua salirebbe. Tevere attentamente monitorato soprattutto a Ponte Milvio, nella zona nord della Capitale, dove le due arcate laterali sono quasi completamente invase dall’acqua del fiume che ha raggiunto i 12 metri di altezza. Nelle vicinanze del ponte, dalla parte dell’Acqua Acetosa, la protezione civile sta scaricando sacchi di sabbia e terra da usare in caso di allagamenti per la fuoriuscita del fiume.
ALEMANNO – «Si sta predisponendo l’evacuazione del palazzo del Coni, i vigili urbani e le forze di Polizia stanno operando per l’evacuazione». È quanto ha affermato il sindaco di Roma Gianni Alemanno dopo aver partecipato alla riunione del Comitato operativo permanente della Protezione Civile. Alemanno è poi intervenuto sulla questione dei 3 barconi : «I tre barconi – ha spiegato Alemanno – hanno rotto gli ormeggi e i Vigili del fuoco stanno intervenendo per distruggere queste imbarcazioni e per evitare che facciano da ’tappo’». Sulle ipotesi di sgombero dell’isola Tiberina, dove ha sede anche l’ospedale Fate Bene Fratelli, Alemanno ha sottolineato che al momento «non c’è il rischio di evacuazione». Alemanno ha inoltre aggiunto che c’è un monitoraggio sugli insediamenti abusivi e nei campi nomadi a ridosso delle zone dove potrebbe avvenire una tracimazione. Il sindaco ha confermato che le zone «più a rischio» sono Ponte Milvio e le zone golenali e il momento critico potrebbe essere verso la serata di oggi.
BERTOLASO – «Al momento non ci sono rischi» per il Tevere ha invece sottolineato il capo della Protezione civile, Guido Bertolaso. «Dobbiamo comunque fare molta attenzione – ha aggiunto Bertolaso – ed è bene essere prudenti per le prossime 24 ore, perchè la piena arriverà non prima delle 18.00 e scorrerà in modo piuttosto lento». «Probabilmente chiuderemo Ponte Marconi ma solo a titolo precauzionale perchè è il ponte più basso rispetto al livello del fiume» ha aggiunto ancora Bertolaso. «I vigili urbani – ha spiegato il sottosegretario – stanno già intervenendo in questo senso». Ponte Marconi si trova nella parte sud della capitale ed è uno degli ultimi ponti sul Tevere prima che il fiume lasci la città e si diriga verso il mare.