Barack voleva trasferirsi nella casa degli ospiti prima per permettere alle figlie di iniziare la nuova scuola, la portavoce della first lady uscente: la casa è già impegnata
La “Blair House” |
LE CAUSE DEL RIFIUTO – Sembra infatti che i primi di gennaio la casa sia già prenotata e non ci sia modo di disdire gli eventi previsti. Sally McDonough, portavoce della first lady Laura Bush, ha fatto sapere che «la Blair House è disponibile per il presidente eletto e la sua famiglia a partire dal 15 gennaio, come previsto dal rito dell’insediamento presidenziale». Nonostante l’imprevisto, Obama ha dichiarato attraverso i suoi collaboratori che la Casa Bianca si è sempre dimostrata molto disponibile nei suoi confronti, agevolando in tutti i modi il trasferimento della famiglia. Il Washington Post in realtà ha voluto approfondire la questione: non risultano visite ufficiali di stranieri nelle prime due settimane di gennaio, al più qualche festa d’addio organizzata da vari funzionari dell’amministrazione. Un dispetto? O semplicemente un freno all’irruenza del nuovo che avanza?
PIù GRANDE DELLA CASA BIANCA – La “Blair House” sorge al 1651 di Pansylvania Avenue, proprio di fronte alla Casa Bianca. Da Pennsylvania Avenue sembra piccola ma si tratta di quattro ville riunite: ha 119 stanze, più della Casa Bianca. Per la precisione, 14 stanze da letto per gli ospiti, 8 per il personale, 35 bagni, 4 sale da pranzo, cucine e lavanderie a gogo, una palestra, una serra e una sala parrucchieri con tutto il necessario per rendere confortevole il soggiorno. Vi ha alloggiato anche il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi durante le sue visite ufficiali negli Stati Uniti.