L’operazione è stata condotta dalla Dia e dai Carabinieri di Caserta. In totale sono 13 le persone coinvolte nell’inchiesta. Tra di loro anche gli onorevoli Bocchino (Pdl) e Lusetti (Pd)
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L’imprenditore Alfredo Romeo |
QUATTRO GLI ASSESSORI COINVOLTI – Sono quattro gli assessori del Comune di Napoli, già dimissionari oppure attualmente in carica, coinvolti nell’indagine. I quattro esponenti politici sono stati raggiunti mercoledì mattina da un provvedimento di custodia cautelare ai domiciliari. Enrico Cardillo è l’ex assessore al Bilancio (dimessosi il 28 novembre scorso, ndr) mentre Giuseppe Gambale era l’ex assessore alle Scuole. Ferdinando Di Mezza e Felice Laudadio, invece, sono ancora nella giunta Iervolino rispettivamente con le deleghe al Patrimonio e all’Edilizia.
I NOMI DEGLI ARRESTATI – Questi i nomi dei altri destinatari delle ordinanze di custodia cautelare emesse dal gip del tribunale di Napoli nell’ambito dell’inchiesta sul global service, coordinata dal procuratore Giovandomenico Lepore, dal procuratore aggiunto e coordinatore della Dda Franco Roberti e dai pm Raffaello Falcone, Enzo D’Onofrio, Pierpaolo Filippelli. Alfredo Romeo, imprenditore napoletano, titolare della Romeo Service, unico per il quale è stata disposta la custodia cautelare in carcere. Agli arresti domiciliari sono Paola Grattani, sua collaboratrice; Guido Russo, ex funzionario dell’Arpa di fatto collaboratore di Romeo; l’ex assessore comunale all’istruzione ed ex parlamentare Giuseppe Gambale; l’ex assessore al bilancio del comune Enrico Cardillo; gli assessori comunali in carica Ferdinando Di Mezza (sue le deleghe al patrimonio e alla manutenzione degli immobili) e Felice Laudadio (edilizia); l’ex provveditore alle opere pubbliche della Campania Mario Mautone; il colonnello della guardia di finanza già in forza alla Dia Vincenzo Mazzucco. Destinatari di ordinanze sono inoltre Vincenzo Salzano e Luigi Piscitelli.
COINVOLTI ANCHE I DUE PARLAMENTARI BOCCHINO E LUSETTI – Ci sono anche due parlamentari in carica tra le persone coinvolte nell’inchiesta della Dda di Napoli. Sono Italo Bocchino (Pdl) e Renzo Lusetti (Pd). Per entrambi l’accusa è associazione a delinquere finalizzata alla turbativa d’asta. Sarebbe, inoltre, stata chiesta l’autorizzazione a procedere alla Camera dei deputati anche per poter utilizzare alcune intercettazioni telefoniche che vedrebbero il coinvolgimento di Bocchino e Lusetti.