Un’impiegata di una ditta immobiliare della Florida. Avrebbe dovuto augurare il politicamente corretto «buone vacanze»: si è rifiutata di obbedire
Tonia Thomas (da Fox News) |
RICORSO – «È inaccettabile», ha detto un portavoce, «“perdere il posto perché si osserva la propria fede». A quanto dichiarato dalla Thomas, appartenente alla Chiesa battista di Panama City, la Counts Oakes resort properties, una ditta che affitta case e appartamenti per le vacanze, la licenziò il 10 dicembre. «Dall’inizio del mese», ha detto, «rispondevo al telefono “buon Natale”. Mi obbiettarono che non tutti i clienti sono cristiani, e che non potevo offendere seguaci di altri fedi. Spiegai che non potevo dire “buone vacanze” perché per me è una festività cristiana. Mi buttarono fuori e chiamarono la polizia affinché me ne andassi senza troppe proteste. Un trattamento incredibile».
«NON ERA UNA BUONA IMPIEGATA» – Andy Phillis, il presidente della Counts Oakes resort, ha contestato l’ex dipendente. «Questa è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso», ha ribattuto. «La Thomas non era una buona impiegata, e ha esagerato. Noi siamo una ditta cristiana, ma dobbiamo tenere conto di chi non lo è». In America il caso ha destato enorme scalpore: è un caso estremo di political correctness o perbenismo politico, una dottrina secondo cui non si possono imporre ad altri le proprie convinzioni. Il Natale della Thomas non è stato totalmente rovinato: anche se il momento è difficile – aumenta la disoccupazione – la donna ha trovato un altro lavoro, ma a meno dei dieci dollari all’ora che riceveva dalla Counts Oakes resort, e spera di ricevere un risarcimento danni dalla Commissione sull’eguale opportunità di impiego. Come la maggioranza degli americani, ha fatto un Natale molto più modesto del consueto, con poche compere natalizie, e a differenza del passato trascorrerà il Capodanno a casa.