La decisione dopo le intercettazioni. Gasparri: «Così conferma i sospetti». Cristiano scrive ai vertici regionali del partito: «Mai infranto la legge, ma mi trattano come un appestato»
Cristiano Di Pietro |
ROMA – Cristiano Di Pietro lascia l’Italia dei Valori: dopo il clamore suscitato da alcune sue telefonate intercettate nell’ambito dell’inchiesta “Global Service” della Procura di Napoli, il figlio di Antonio Di Pietro ha annunciato la decisione di abbandonare il partito «per non creare imbarazzo». In una lettera ai dirigenti del movimento pubblicata sul blog del padre, Di Pietro Jr spiega le ragioni della sua scelta. Si tratta «di un gesto corretto e per certi versi forse eccessivo visto che non è nemmeno indagato – ha commentato l’ex pm – ma lo rispetto e ne prendo atto».
UNICA COLPA – La lettera è indirizzata all’onorevole Giuseppe Astore, presidente dell’ufficio politico regionale dell’Idv di Campobasso, a Giuseppe Caterina, segretario regionale di Campobasso, e ai componenti dell’ufficio di presidenza nazionale dell’Idv. «Gentili amici – scrive Cristiano Di Pietro – ho fatto e faccio il mio dovere di consigliere comunale e provinciale senza mai aver infranto la legge (ed infatti nessuna autorità giudiziaria mi ha mai mosso alcun rilievo). Eppure mi ritrovo tutti i giorni sbattuto in prima pagina come se fossi un ‘appestato’». «La mia unica colpa – aggiunge – è quella di essere ‘figlio di mio padre’: per colpire lui stanno colpendo me, mia moglie ed i miei tre figli, dimenticando che anche noi abbiamo la nostra dignità ed abbiamo il diritto di esistere». «Lascio l’Italia dei Valori – prosegue la lettera – e conseguentemente ogni incarico di partito ed anche il mio ruolo di capogruppo al Consiglio provinciale di Campobasso, ove mi iscriverò al gruppo misto. Lo faccio con sofferenza e dispiacere (soprattutto per la disumana ingiustizia che sto patendo) ma non voglio creare imbarazzo alcuno al partito». «Attenderò serenamente – aggiunge – che la procura di Napoli completi le indagini preliminari in corso (che peraltro nemmeno riguardano la mia persona) in esito alle quali ogni singola posizione personale potrà essere chiara a tutti. Poi, quando tutto sarà chiarito, ne riparleremo».
GASPARRI – Lapidario il giudizio di Maurizio Gasparri, che nei giorni scorsi aveva avuto un duro botta-e-risposta sulla vicenda con Antonio Di Pietro: «Andremo avanti come un carro armato sulla questione morale che travolge l’Italia dei cosiddetti valori – scrive in una nota l’ex ministro. – Cristiano si occupava di architetti e fornitori di lavori pubblici, usando un potere derivato dagli incarichi di papà. C’è poi la inquietante vicenda delle intercettazioni. Chi ha avvisato Cristiano Di Pietro? Che dice il babbo? Di Pietro non si illuda. Fugge di fronte alla mia sfida ma ribadisco che prima o poi dovrà rispondere in pubblico di queste vicende. Non se la caverà con la fuga del figlio che così ammette i fatti».