Al via le svendite nei principali centri italiani: code in centro. Consumatori: «Attenti ai ribassi eccessivi», assalto agli outlet: a serravalle 4 km di coda
MILANO – Una partenza a corrente alternata per il primo giorno di saldi a Milano. Durante la mattina, le strade erano poco affollate nel quadrilatero della moda. Al contrario, molto buona l’affluenza nei negozi del centro e nelle grandi firme della galleria Vittorio Emanuele, visitate in buona percentuale anche da stranieri: russi e giapponesi in primis ma anche spagnoli, greci e turchi. Discorso a parte per gli outlet, le vere star di questo primo giorno di promozioni. Sia nel centro che nei grandi villaggi fuori città sono stati letteralmente presi d’assalto tanto che, dalle 9.30 del mattino si erano già formati quattro chilometri di coda in direzione del centro commerciale Serravalle, in provincia di Alessandria, uno dei centri più frequentati dai milanesi.
ROMA – Anche a Roma è partita la stagione delle occasioni, in programma fino al 13 febbraio, con file soprattutto nei negozi delle grandi firme in centro che propongono sconti fino al 50%. All’apertura delle saracinesche, tra le 9 e le 10, nonostante la pioggia, si sono formate parecchie file anche se non c’è stato un vero e proprio assalto. Le zone più frequentate sono via del Corso, largo Goldoni, via Condotti. La coda più visibile, tuttavia, era quella davanti alla mostra «Da Rembrandt a Vermeer» in via del Corso. «Fortunatamente l’assalto ai negozi non c’è stato – hanno detto alcuni negozianti -, ma contiamo che ci sia un’affluenza maggiore nel pomeriggio e nei prossimi giorni, soprattutto fino all’Epifania». Secondo il Codacons i saldi invernali nella capitale «sono partiti malissimo»: dal monitoraggio effettuato dalle 10 alle 12.30 emerge «un calo di presenze dei cittadini nelle principali vie dello shopping attorno al 35%, cui si associa una diminuzione media delle vendite del 20% rispetto allo scorso anno». Anche qui vanno meglio i centri commerciali e gli outlet. Il Codacons ha rilevato, inoltre, «irregolarità in numerosi negozi ‘non griffati’, che espongono la merce con i cartellini indicanti solamente il prezzo finale e la percentuale di sconto, ma non il prezzo originale». L’associazione ha chiestp al sindaco Alemanno «di disporre immediati controlli da parte dei vigili urbani e sanzionare gli esercenti scorretti».
LATINA E VITERBO – Prima giornata di saldi anche a Latina. I negozi del capoluogo hanno esposto sulle vetrine le offerte di fine stagione con percentuali che vanno dal 30% al 50%. L’Ascom-Confcommercio avverte: «Diffidare da percentuali di sconto eccessive dato che è quasi impossibile applicare sulla merce di qualità sconti che superano il 50-60%». Partenza a rallentatore a Viterbo e provincia. Le strade dello shopping del capoluogo, forse a causa della mattinata uggiosa, sono semideserte. Pochissime persone si fermano a davanti alle vetrine per valutare la merce esposta. Analoga la situazione nei paesi più grandi: Civita Castellana, Montefiascone, Tarquinia e Vetralla.
TORINO – Tanta gente anche nel centro di Torino per il primo giorno di saldi. Letteralmente presi d’assalto alcuni dei principali negozi delle grandi catene di abbigliamento. Il primo giorno di sconti parte bene nel capoluogo piemontese. Particolarmente ricercato l’abbigliamento, il settore che maggiormente ha patito una flessione nelle recenti vendite natalizie. Nei negozi del centro sono in vendita capi al 30% di sconti ma non mancano quanti hanno deciso di iniziare subito con «il metà prezzo». Per le associazioni dei consumatori la crisi si farà sentire anche in questo periodo di saldi: Telefono Blu Sos Consumatori parla di una spesa media in Piemonte di 290 euro, 30 euro in meno rispetto allo scorso anno; per Federconsumatori si avrà un calo del 20% e per Confesercenti si avrà una diminuzione tra il 10 e il 15% in meno. Le associazioni dei consumatori anche quest’anno invitano all’attenzione negli acquisti: «Attenti ai saldi veri e non fasulli. Il consiglio è quello di acquistare prodotti di marca che magari sono stati visti nelle vetrine in precedenza e a prezzo normale».
NAPOLI – Per quanto riguarda Napoli, dove i saldi sono cominciati venerdì, c’è una denuncia dell’Associazione contribuenti italiani. «I saldi partono male. Nel primo giorno a Napoli, il 42,3% dei commercianti non ha emesso lo scontrino fiscale» ha dichiarato Vittorio Carlomagno, presidente di Contribuenti.it, che con lo Sportello del contribuente monitora costantemente l’evasione fiscale in Italia. Dunque il 42,3% degli esercenti ispezionati sono stati sanzionati con multe a partire da 516 euro in su. Nel primo giorno di saldi, attraverso lo Sportello del contribuente ha raccolto numerose denunce di cittadini e turisti che all’atto del pagamento si sono ritrovati tra le mani scontrini di prova anziché scontrini fiscali. Contribuenti.it ha annunciato l’istituzione di una task force che, durante tutto il periodo dei saldi, si mescolerà ai cittadini in cerca di occasioni e buoni affari. Lo scopo è quello di evitare le solite fregature e aiutare i consumatori nei propri acquisti.
SICILIA – Scattano infine i saldi in Sicilia. Fino al 15 marzo i commercianti cercheranno di recuperare i mancati introiti dovuti alla crisi economica che ha provocato la contrazione dei consumi. Il giro d’affari stimato nell’isola è di circa 200 milioni di euro, con una spesa media calcolata dalla Cidec di circa 250, in linea con le previsioni della Confcommercio. A Palermo, a Catania e nelle altre città i piccoli negozi ma anche i centri commerciali pubblicizzano i saldi nelle vetrine, con punte fino al 70%.