Neonata ferita a Tel Aviv da un lancio di razzi palestinesi. Olmert: niente tregua. Le truppe di Gerusalemme a Khan Yunis, già caduti 19 miliziani. Tre soldati israeliani uccisi da «fuoco amico»
Carri armati israeliani in ripiegamento dopo un attacco a Gaza |
«FUOCO AMICO» – Più incerto, invece, il bilancio delle perdite sul fronte israeliano. I portavoce dell’esercito tendono a smentire gli annunci di Hamas relativi a soldati di Gerusalemme catturati o uccisi. Nella notte, però, tre militari israeliani sono caduti sotto i colpi di «fuoco amico» nel rione Sajaiva di Gaza City. Le vittime sono tre soldati della Brigata Golani, centrati da una cannonata sparata per errore da un carro armato israeliano che ha causato anche il ferimento di altri 24 militari. La circostanza è stata ammessa dai portavoce dell’esercito che hanno così voluto smentire la versione di Hamas, che aveva anche in questo caso parlato di un proprio successo militare.
ASSEDIO A KHAN YUNIS – Intanto sul fronte dei combattimenti si registra l’assedio di Khan Yunis, una delle roccaforti di Hamas. Duri scontri fra miliziani palestinesi e reparti dell’esercito israeliano sono divampati già dall’alba in questa area nel sud della Striscia di Gaza, nonchè a Deir el-Balah e Bureij, nella zona centrale. Fonti locali precisano che la marina militare israeliana ha colpito diversi obiettivi . A Deir el-Balah, in particolare, fonti mediche palestinesi dicono che l’artiglieria navale ha provocato almeno dieci morti. Queste notizie non hanno per il momento conferma in Israele. Fonti locali aggiungono che altri scontri a fuoco sono in corso nel campo profughi di Jabaliya, a nord di Gaza. Un’emittente palestinese locale sostiene che miliziani sono riusciti ad abbattere un aereo senza pilota (drone) israeliano: finora però non sono state divulgate immagini in merito. Secondo un sito web palestinese, Hamas avrebbe passato per le armi alcuni palestinesi che da Gaza avrebbero, secondo l’accusa, aiutato l’incursione israeliana. Ma finora non è stato possibile verificare questa notizia con fonti indipendenti.
NEONATA FERITA – Un razzo Grad lanciato dalla Striscia di Gaza ha invece ferito leggermente una neonata israeliana di appena tre mesi nella cittadina di Gedera, a appena 30 chilometri da Tel Aviv. Lo riferisce il sito web del Jerusalem Post. Altri 5 razzi sono caduti nella regione di Eshkol mentre un altro ha colpito l’area di Netivot. Entrambi gli ordigni non hanno causato danni. Ieri erano stati circa 40 i razzi a colpire il sud di Israele.
OLMERT: «NIENTE TREGUA» – E proprio il continuo lancio di razzi spinge il premier israeliano Ehud Olmert a respingere la richiesta dell’Unione Europea per una tregua umanitaria di 48 ore, assicurando che lo Stato ebraico manterrà il suo impegno di far arrivare nella Striscia beni di prima necessità per la popolazione. «Guardate dove stanno sparando – ha denunciato Olmert – Hanno raggiunto Gedera. Prima della tregua, sparavano fino a 20 chilometri, adesso arrivano a 40. Se ci fosse una tregua, sparerebbero fino a 60 chilometri e anche di più».