Il voto finale sul testo della Gelmini è previsto per giovedì dopo gli ordini del giorno e le dichiarazioni di voto
ROMA – Il decreto Gelmini sull’università ha ottenuto la fiducia dalla Camera dei deputati con 302 sì, 228 no e 2 astenuti. Il voto finale sul provvedimento, già licenziato dal Senato a fine novembre, è previsto per giovedì alle 13 dopo l’esame degli ordini del giorno e le dichiarazioni di voto, che avranno inizio alle 12.
POLEMICHE – Hanno votato a favore della fiducia i gruppi del Pdl e della Lega, contro le opposizioni dell’Idv, del Pd e dell’Udc. Giovedì, con il voto finale dell’aula di Montecitorio, il provvedimento verrà licenziato definitivamente dal Parlamento. Come già accaduto sulla scuola, anche questo testo varato dal ministro dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca Mariastella Gelmini ha alimentato nei mesi scorsi un movimento di protesta animato soprattutto da studenti e docenti e un duro scontro fra la maggioranza e l’opposizione. Alla Camera, il Pd un mese fa ha abbandonato la commissione Cultura che esaminava il decreto, accusando il centrodestra di voler respingere tutte le proposte di miglioramento dei deputati di minoranza. Con l’entrata in vigore della nuova legge cambiano molte cose: con le norme anti-baroni che introducono una verifica sull’attività di ricerca effettivamente svolta dai docenti, nella gestione dei concorsi universitari con il sorteggio dei commissari e nell’assegnazione dei fondi agli atenei, che nella nuova formulazione di legge prevede un vantaggio per quelli “virtuosi” e una penalizzazione per quelli più “spendaccioni”.