Nello scalo milanese agitazione dei lavoratori aeroportuali che temono per il posto. Roma-Buenos Aires e Milano-San Paolo le rotte su cui ha debuttato la nuova compagnia. Pochi i passeggeri
MILANO – La «nuova Alitalia» ha preso il volo. Dopo la presentazione ufficiale di lunedì pomeriggio dei contenuti dell’intesa tra Cai e Air France, la nuova partnership destinata a garantire un futuro di respiro internazionale alla ex compagnia di bandiera, la giornata di oggi ha sancito l’avvio operativo della compagnia nata dalla fusione di Alitalia e AirOne.
PROTESTE A MALPENSA – Un avvio segnato anche da momenti di forte protesta: i lavoratori di Malpensa hanno inscenato una manifestazione nell’area dei check in che dopo le 8,30 ha bloccato la regolare operatività dei voli della nuova compagnia. I manifestanti protestano contro l’intesa tra Cai e Air France, a scapito dunque di un possibile accordo con Lufthansa, considerata deleteria per lo scalo varesino dove si teme la perdita di centinaia di posti di lavoro.
Le organizzazioni sindacali sollecitano ora il governo alla liberalizzazione dei diritti di traffico così da permettere ad altre compagnie di avviare nuovi collegamenti da Malpensa verso destinazioni internazionali. Ritardi nei voli – e qualche cancellazione (7 partenze e 4 arrivi cancellati e ritardi medi di 40 minuti) – sono stati segnalati anche a Linate. E a Fiumicino hanno deciso di alzare la voce i lavoratori della Cooperativa S.A.R. (Servizi Automobilistici Roma) che era addetta al trasporto di piloti e assistenti di volo della vecchia Alitalia (venivano accompagnati nel tragitto tra la capitale e l’aeroporto; ora devono utilizzare mezzi propri): una trentina di operatori staziona ha urlato slogan e cecato di rallentare il passaggio dei mezzi: «Era un servizio che portavamo avanti da trent’anni e quindi ci sentivamo parte di questa azienda – dice Giulio Menghini, presidente della Cooperativa – abbiamo sempre operato in maniera corretta, senza mai neppure mezz’ora di sciopero. Questo è il ringraziamento per i 200 i lavoratori coinvolti».
«ULTIME MANIFESTAZIONI» – «Credo che siano le ultime manifestazioni che riguardano una minima parte dei problemi che abbiamo dovuto affrontare dal punto di vista sindacale» è stato il commento del presidente di Cai-Alitalia, Roberto Colaninno, intervenuto a Panorama del giorno. «Lufthansa ed Air France sono due grandi multinazionali, hanno le loro strategie e le loro tattiche – ha poi detto Colaninno tornando sul perché alla fine la scelta della partnership internazionale sia caduta sui transalpini -. Air France si è aperta a noi circa un mese e mezzo fa, ha gestito rapporti concreti, e ci siamo trovati a discutere di contratti e condizioni. Con Lufthansa invece nonostante le mie telefonate non sono mai riuscito ad avere un appuntamento con il presidente e l’ad della compagnia. Lufthansa ha diritto ad avere una sua strategia, ma anche noi ad avere la nostra. Noi abbiamo ricevuto due lettere di Lufthansa, la seconda è arrivata solo ieri a mezz’ora dal Cda».
SACCONI: «NUOVE REGOLE PER GLI SCIOPERI» – Dopo le ultime agitazioni il ministro del Lavoro Maurizio Sacconi ha osservato che «si deve garantire la continuità del servizio. Penso – ha aggiunto – che sia davvero giunta l’ora di riformare, come ho già annunciato, la regolazione dello sciopero nei servizi di pubblica utilità».
A FIUMICINO – All’aeroporto di Fiumicino i primi banchi di check-in Alitalia hanno aperto già prima delle 5 nel settore internazionale per le operazioni di registrazione degli 80 passeggeri, di cui 3 in business class, del volo con destinazione Buenos Aires (AZ6680), un Boeing 777/200 capace di 291 posti che ha registrato una mezz’ora di ritardo. Lo stesso nell’aerostazione nazionale per il volo AZ2008 delle 6.30 diretto a Linate con 30 passeggeri, partito in orario. Subito dopo, nella fascia delle 7, è toccato ai collegamenti per Parigi (primo volo europeo alle 7 in perfetto orario, con 23 passeggeri), Milano, Vienna, e via via per tutti gli altri. I primi 14 arrivi a Fiumicino della «nuova Alitalia», a cominciare dal primo collegamento nazionale da Palermo, sono aerei con la livrea AirOne, tutti provenienti da aeroporti nazionali; il primo con i colori verde-bianco-rosso è invece l’AZ1356 da Trieste delle 8.10.
A MILANO – Da Milano Malpensa è invece decollato in orario il volo Alitalia per San Paolo del Brasile delle 6:10, secondo volo della nuova Alitalia a decollare questa mattina da uno scalo italiano. L’aeromobile è un Boeing 777, la sigla AZ 676, con solo 64 passeggeri sui 290 che il Boeing potrebbe trasportare. Ciò è dovuto, secondo la compagnia, al fatto che si tratta di un volo straordinario. L’orario consueto è infatti quello delle 23:50 ma ieri sera il volo è stato rinviato a stamattina per le operazioni di passaggio dalla vecchia alla nuova compagnia.
IL PRIMO VOLO NAZIONALE – Il primo volo nazionale della compagnia, il Palermo-Roma (l’AP2853), è atterrato all’aeroporto di Fiumicino alle 7.20 con dieci minuti di ritardo sull’orario in programma. E’ anche stato il primo in assoluto ad atterrare, visto che gli aerei con destinazione Sud America sono tutt’ora in volo. «Sono molto emozionato di avere dato il via, seppure casualmente, a questa nuova era dell’aviazione civile del paese», ha detto il comandante Massimiliano Canterini, 41 anni, da nove in AirOne. A bordo del volo 159 passeggeri tra cui molti politici, costretti ad una lavataccia dalla soppressione dei due collegamenti successivi di Alitalia tra Palermo e Roma. E a fare le spese dei primi tagli dei voli sono stati anche molti cittadini. «Non è un buon inizio – commenta Maria Caliri, docente universitaria palermitana in viaggio per New York – mi hanno avvertito solo ieri che il mio aereo delle 7.20 Alitalia per Roma era stato soppresso e che avrei dovuto prendere questo AirOne delle 6.10. Non mi pare un disservizio da poco». «E temo – aggiunge – che ci saranno problemi, almeno per oggi, anche per l’accredito dei punti millemiglia Alitalia per chi ha volato AirOne». «Sono disagi comprensibili – commenta Carmelo Rampolla, dirigente di una multinazionale, anche lui in viaggio per Roma – cerchiamo di essere ottimisti, sono certo che la privatizzazione porterà una maggiore efficienza». Poco incline all’ottimismo il portavoce di Italia dei Valori Leoluca Orlando, tra i passeggeri. «Questa della nuova Alitalia – commenta – è un’operazione assolutamente negativa per il paese e a farne le spese saranno i cittadini, costretti a pagare il regalo che Berlusconi ha fatto ai suoi amici imprenditori».