Questo il senso del viaggio in treno da Filadelfia a Washington che Barack Obama ha voluto fare a tre giorni dal suo giuramento come 44/mo presidente degli Stati Uniti. Ha voluto simbolicamente partire dalla stessa città in cui ebbe formalmente vita “quell’idea chiamata America”, e portare lo spirito originario di Padri Fondatori attraverso il territorio americano fino a Washington, esattamente come nel 1861 fece un altro parlamentare che arrivava dall’Illinois, Abramo Lincoln.
“E’ stato da qui, da questa città, che il viaggio americano é cominciato…” ha detto Obama a Filadelfia, accolto tanto al suo arrivo all’aeroporto quanto alla stazione prima della partenza da migliaia e migliaia di persone nonostante i quasi 10 gradi sottozero. “Fu qui che un gruppo di contadini e avvocati, mercanti e soldati, si riunirono per dichiarare la loro indipendenza e il loro diritto ad essere protagonisti del loro destino” ha detto il presidente eletto, sottolineando come l’America abbia bisogno di quello stesso spirito per affrontare il suo difficile presente. “Quello di cui abbiamo bisogno – ha detto – è una nuova dichiarazione di indipendenza, dall’ideologia, dai pregiudizi, dall’intolleranza”. “Quegli uomini si riunirono sapendo di rischiare la vita – ha detto Obama – ma erano uniti da alcuni ideali: che tutti gli uomini sono uguali; e che i loro diritti alla vita, alla libertà e alla ricerca della felicità non vengono dalla legge, ma discendono dal nostro Creatore”.
Fu in nome di questi principi che quegli uomini trovarono il coraggio e la forza di firmare la Dichiarazione d’Indipendenza, da cui nacque l’America. Oggi è tempo per l’America di ritrovare se stessa, di tornare all’idea stessa che l’ha generata, perché ha di fronte a sé momenti difficili. “Siamo consapevoli che le sfide che ci aspettano non saranno risolte velocemente – ha detto Obama -. Ci saranno false partenze e contrattempi, frustrazioni e disappunti. E siamo consapevoli che saremo chiamati a manifestare pazienza nonostante si sia agito con la massima urgenza”. Nello stesso tempo, però, come ebbe modo di ricordare Abramo Lincoln, la Rivoluzione Americana non è finita quando sono stati riposti i fucili contro l’Impero Britannico. “La Rivoluzione Americana era, e continua ad essere, una battaglia in divenire ‘nei cuori e nelle menti del popolo’, per continuare a rinnovare la nostra ragione fondamentale” ha detto il prossimo presidente americano salendo sull’ ‘Obama Express’. Quel treno, come ai tempi di Lincoln, non deve fare altro che rappresentare questo messaggio portandolo simbolicamente attraverso gli Stati Uniti: Pennsylvania, Delaware, Maryland…. Washington. Come già nel suo discorso di investitura alla convention democratica, Obama ha detto a Wilmington, davanti a 20 mila persone, che il “cambiamento non arriva da Washington, ma va a Washington”. Quel treno ne è il simbolo. Così si sono aperte le celebrazioni per il suo insediamento.